L’autore
Gaio Valerio Catullo nasce a Verona intorno all’84 a.C. Trasferitosi a vent’anni a Roma, conosce molti personaggi influenti, ma l’incontro più importante è quello con una donna da lui ribattezzata Lesbia, in onore di Saffo, originaria dell’isola di Lesbo. Dietro il soprannome letterario della donna si cela una matrona non più giovanissima, Clodia, moglie del propretore Metello Celere e sorella del tribuno Clodio. L’amore appassionato per Lesbia, fatto di alti e bassi, inganni e rancori, è il motivo dominante della produzione poetica di Catullo, che rifiuta i temi politici per esaltare l’ideale di una letteratura raffinata, segnata dalla dimensione intima. Della biografia del poeta si ricorda inoltre un viaggio, al seguito dell’amico propretore Gaio Memmio, fino in Turchia, dove visita la tomba del fratello, episodio immortalato in un famoso carme. Al ritorno Catullo si rifugia in una sua villa a Sirmione, sul lago di Garda, prima di morire a Roma nel 54 a.C.