L’autore
Umberto Poli nasce a Trieste nel 1883 da genitori di religione ebraica. Il padre abbandona la famiglia prima della sua nascita e il bambino sino ai tre anni viene cresciuto da una balia alla quale si affeziona profondamente, Peppa Sabaz (da cui lo pseudonimo Saba). Nel 1903 si iscrive all’Università di Pisa, ma presto lascia gli studi afflitto da una grave forma di depressione, che si ripresenterà più volte. Tornato a Trieste, si sposa nel 1909 con Carolina Wölfer, musa ispiratrice dei suoi versi con il nome di Lina. Nel 1910 esce la prima raccolta poetica, Poesie, seguita da Coi miei occhi (1912). Allo scoppio della Grande guerra Saba è a Milano, dove sostiene posizioni interventiste, nella speranza che Trieste, allora sotto il regime austroungarico, diventi italiana; rientra nella città natale solo alla fine del conflitto e vi apre una libreria. Nel 1921 raccoglie le sue poesie nel Canzoniere, l’opera in cui compaiono i temi a lui più cari, dal rapporto con Trieste all’amore per la quotidianità, dal senso di esclusione dal mondo alla contemplazione della natura. Durante la Seconda guerra mondiale, perseguitato a causa delle origini ebraiche, trova rifugio a Roma e Firenze; quindi, dopo il 1945, si trasferisce a Milano, dove scrive per il “Corriere della Sera” e pubblica un autocommento alla propria opera poetica, la Storia e cronistoria del Canzoniere (1948). Muore in una clinica di Gorizia nel 1957.