L’autore
Corrado Govoni nasce nei pressi di Ferrara nel 1884, da un’agiata famiglia di proprietari terrieri. Abbandona presto gli studi per consacrare la sua esistenza alla poesia, ed esordisce neppure ventenne nel 1903 con due raccolte, Le fiale e Armonia in grigio et in silenzio. Più tardi, nel 1909, si trasferisce a Milano, dove entra a far parte del movimento futurista, componendo le Poesie elettriche (1911) e Rarefazioni e parole in libertà (1915). Sperperata l’eredità familiare, dopo la Grande guerra si trasferisce a Roma: qui scrive altre raccolte poetiche e alcuni romanzi, mentre lavora come segretario del Sindacato Nazionale Autori e Scrittori. Nel 1944 uno dei tre figli, Aladino, viene ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine: è un dolore dal quale Govoni non si riprenderà mai del tutto. Continua a scrivere poesie, sino agli ultimi anni. Muore al Lido dei Pini, nei pressi di Anzio, nel 1965.