95 Poi la visione cambiò. Egli intravide, piccola ma assai vivida, una immagine di
Bilbo15 che camminava irrequieto su e giù nella sua stanza. Il tavolo era cosparso di
carte in disordine; la pioggia batteva sui vetri delle finestre.
Vi fu quindi una pausa, seguita da molte rapide scene che Frodo sapeva appartenere,
in un modo o in un altro, alla grande storia nella quale egli si trovava coinvolto.
100 La nebbia si diradò, e innanzi ai suoi occhi apparve qualcosa ch’egli non
aveva mai visto, ma che riconobbe immediatamente: il Mare. Tutto fu sommerso
dall’oscurità. Il mare si gonfiò infuriato, e si levò una grande tempesta. Egli vide allora
spiccare contro il Sole, che tramontava rosso come sangue in una selva di nubi,
il nero contorno di un’imponente nave dalle vele lacerate che fuggiva all’Ovest. Poi
105 un ampio fiume attraverso una popolosa città; poi una bianca fortezza con sette
torri; quindi di nuovo una nave dalle nere vele; ma ora era tornato il mattino, e
sull’increspatura delle onde il sole scintillava, e una bandiera con l’emblema di un
albero bianco brillava alla luce. Si levò come un fumo di fuoco e di battaglia, ed il
sole tornò a tuffarsi in un rosso incandescente che sbiadì lasciando dietro di sé una
110 grigia nebbia; ed attraverso la nebbia passò una piccola nave, sfavillante di luci, e
scomparve. Frodo sospirò apprestandosi a scendere dal piedistallo.
Ma lo Specchio divenne all’improvviso completamente buio, come se un abisso
si fosse aperto sotto la sua superficie e lui guardasse nel vuoto. Nel nero baratro
apparve un Occhio,16 uno solo, che crebbe lentamente, invadendo quasi tutto lo
115 Specchio. Tale era il terrore che da esso sprigionava, che Frodo ne fu paralizzato, incapace
di gridare o di distogliere lo sguardo. I contorni dell’Occhio erano di fuoco,
mentre nel globo vitreo della cornea gialla e felina, vigile e penetrante, si apriva, nel
buio di un abisso, la fessura nera della pupilla come una finestra sul nulla.
Poi l’Occhio incominciò a vagare, frugando qua e là; e Frodo sapeva con orrore e
120 certezza che fra le molte cose che esso cercava vi era anche lui. Sapeva però che l’Occhio
non poteva vederlo, non ancora, a meno ch’egli stesso non lo volesse. L’Anello
appeso alla catenella intorno al collo divenne pesante, più pesante di un grosso
sasso, e trascinava la sua testa verso il basso. Lo Specchio parve farsi scottante, e un
vapore si sprigionava a spirale dall’acqua. Frodo si sentì scivolare in avanti.
125 «Non toccare l’acqua!», disse a bassa voce Dama Galadriel. La visione scomparve,
e Frodo si accorse di mirare le fresche stelle scintillanti nella vasca d’argento. Scese
tremante il gradino e levò lo sguardo verso la Dama.
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, trad. di V. Alliata di Villafranca, Rusconi, Milano 1977
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