I contenuti tematici
Se nelle liriche di Lavorare stanca la donna aveva una valenza positiva, capace di richiamare l’uomo alla concretezza della vita, aiutandolo a uscire dalla solitudine cui era altrimenti destinato, qui la figura femminile assume significati diversi e decisamente negativi. Si tratta di una donna implacabile, dalla quale ci si attende addirittura la morte. È un personaggio indifferente, duro, freddo, determinato, che soffoca e uccide il desiderio dell’uomo alla comunione, rimandando al topos letterario della donna insensibile e ostile di Dante “petroso”, di molti componimenti di Petrarca e di numerosi altri autori della tradizione. Emblema inafferrabile, essa trasporta il poeta in una dimensione di buio (v. 2) e di silenzio (v. 3) che sembra essere appunto l’opposto della vita.
Anche quando questa figura femminile, prima addormentata e inarrivabile, sembra destarsi, essa, pur sollecitando nell’uomo una reazione passionale, continua di fatto a rivelarsi fonte di dolore. A poco serve l’attività onirica e immaginativa della controparte maschile, che la riveste di sogni (v. 12), gesti (movimenti, v. 13) ed emozioni (singulti, v. 13), di cui lei non ha alcuna consapevolezza (che tu ignori, v. 14), rimanendo insensibile e impassibile.