I SAPERI fondamentali

I SAPERI fondamentali

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LA VITA

William Shakespeare nasce a Stratford-upon-Avon nel 1564 e studia alla Grammar School. Nel 1582 sposa la figlia di contadini benestanti da cui avrà tre figli. Nel 1588 o 1589 Shakespeare si stabilisce da solo a Londra, dove si dedica al teatro, inizialmente come attore, poi come autore. Legatosi agli ambienti della corte, ottiene la protezione di Elisabetta I e, in seguito, di Giacomo I Stuart. La sua compagnia occupa per diversi anni il palcoscenico del Globe Theatre e del teatro coperto di Blackfriars. Nel 1611, ormai ricco, si ritira a Stratford, dove muore nel 1616.

LE OPERE

Shakespeare ha composto 37 drammi, 2 poemetti narrativi e 154 sonetti, questi ultimi scritti con originalità sul modello petrarchesco. La scrittura per il teatro si suddivide in quattro fasi. Nella prima si ispira alle tragedie di Seneca e alla storia inglese senza pretese di realismo o di rispetto per le unità aristoteliche. Nella seconda scrive Romeo e Giulietta e commedie incentrate sul travestimento e l’equivoco; alla terza risalgono i drammi romani, le grandi tragedie (AmletoOtelloMacbethRe Lear) e le dark comedies. Nella quarta compone i drammi romanzeschi, nei quali subentra il motivo del perdono. La sua scrittura si caratterizza per la compresenza di elementi tragici e comici.

Romeo e Giulietta (1594-1597) è in versi e prosa; lo stile è a tratti molto ricercato e l’amore è descritto come un sentimento totalizzante. Otello (1602-1604) è la tragedia della gelosia, Macbeth (1605-1608) è la tragedia del potere e del sangue, mentre Re Lear (1605-1606) è la tragedia del tradimento e della lotta tra bene e male.

i grandi tEmi

Uno dei temi fondamentali è l’amore: nelle tragedie esso è rappresentato come un sentimento totalizzante, nelle commedie è lieve, sensuale e gioioso, nelle poesie è esplorato in tutte le sue declinazioni. In ogni caso, comunque, è contrapposto all’ipocrisia del puritanesimo.

Anche il tema del potere è centrale. Shakespeare studia con incredibile profondità chi vi si rapporta, in tutte le possibili azioni, esaminando l’essere umano quando lo conquista, quando si danna pur di conservarlo, quando lo perde. L’autore concilia la visione di un potere superiore che governa il destino (residuo del mondo medievale) con la rappresentazione del potere come mezzo delle pulsioni individuali (mentalità moderna).

AMLETO 

Amleto (1600-1601) È la tragedia della debolezza e del dubbio. Amleto è un personaggio malinconico e la vicenda si sviluppa su un piano interiore. La sua follia non è solo un riflesso della perdita di equilibrio politico e morale che segna la Danimarca, ma anche - e soprattutto - la rappresentazione delle opposizioni tra reale e irreale, tra sostanza e apparenza. Vi è una dimensione metateatrale che affronta il rapporto tra realtà e illusione. Il dramma può essere definito una tragedia della conoscenza, perché il protagonista sembra aver paura della verità.

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Vola alta parola - volume 3
Vola alta parola - volume 3
Il Seicento e il Settecento