Le interpretazioni
Come abbiamo visto, il Decameron è un’opera complessa e articolata, a proposito della quale nel secondo Novecento si sono profilate due tesi contrapposte. Tutti sono concordi nel ritenere che essa vada collocata nel quadro di quello che lo storico olandese Johan Huizinga ha chiamato, con una celebre formula, «l’autunno del Medioevo», che sia cioè da riferire al momento storico che vede il tramonto della civiltà comunale, la quale è espressa dal testo di Boccaccio nel momento più alto (e insieme più drammatico, per i vorticosi mutamenti in atto) della sua fioritura.