Antologia della Divina Commedia

81 «Se fosse tutto pieno il mio dimando , rispuos io lui, «voi non sareste ancora de l umana natura posto in bando; [79-81] «Se i miei desideri (mio dimando) fossero del tutto esauditi (pieno) , risposi io a lui, «voi non sareste ancora messo al bando dalla vita terrena (umana natura); 84 ché n la mente m è fitta, e or m accora, la cara e buona imagine paterna di voi quando nel mondo ad ora ad ora [82-84] perché (ché) nella mente ho fissata (m è fitta), e ora mi commuove (m accora), la cara e buona immagine paterna di voi quando sulla Terra (nel mondo), di tempo in tempo (ad ora ad ora), 87 m insegnavate come l uom s etterna: e quant io l abbia in grado, mentr io vivo convien che ne la mia lingua si scerna. [85-87] mi insegnavate come l uomo rende sé stesso eterno (s etterna): e quanto io lo abbia caro (in grado) [il vostro insegnamento], finché (mentr ) vivo lo si vedrà (convien che... si scerna) nelle mie parole (mia lingua). 90 Ciò che narrate di mio corso scrivo, e serbolo a chiosar con altro testo a donna che saprà, s a lei arrivo. [88-90] Ciò che mi dite (narrate) del corso della mia vita (mio corso) lo scrivo [nella memoria] e lo conservo (serbolo) affinché (a) mi sia spiegato (chiosar), insieme a un altra profezia (testo), da una donna che saprà [farlo], se a lei arriverò. 93 Tanto vogl io che vi sia manifesto, pur che mia cosc enza non mi garra, ch a la Fortuna, come vuol, son presto. [91-93] Solo questo (Tanto) voglio che vi sia chiaro (manifesto): purché la mia coscienza non mi rimproveri (garra), sono pronto (presto) al mio destino (a la Fortuna), qualsiasi cosa esso voglia (come vuol). 96 Non è nuova a li orecchi miei tal arra: però giri Fortuna la sua rota come le piace, e l villan la sua marra . [94-96] Questa profezia (arra = caparra) non è nuova alle mie orecchie: perciò la Fortuna giri la sua ruota (rota) come le piace, e il contadino (villan) la sua zappa (marra) . 99 Lo mio maestro allora in su la gota destra si volse in dietro e riguardommi; poi disse: «Bene ascolta chi la nota . [97-99] Il mio maestro allora si volse indietro girando il volto dalla parte della guancia destra (in su la gota destra) e mi guardò; poi disse: «Ascolta bene [impara molto] chi memorizza (nota) [tale insegnamento] . 85. come l uom s etterna: Brunetto ha insegnato a Dante l importanza che hanno lo studio e l attività intellettuale nel lasciare nei secoli il ricordo di sé, e in questo senso rendersi eterni, per quanto possibile alla natura umana. 89. altro testo: l altra profezia (altro testo) cui si fa riferimento è quella ascoltata dalle parole di Farinata (Inf., X, vv. 79-81), che preannunciava a Dante l esilio. 90. donna che saprà: si tratta di Beatrice, che potendo leggere nella mente di Dio, saprà spiegare a Dante il significato delle profezie ascoltate da Farinata e Brunetto Latini. 90 94. arra: letteralmente caparra , cioè anticipo . Indica qui, in senso traslato, la profezia del futuro esilio. 95. giri Fortuna la sua rota: Dante ha ormai compreso che la sventura lo colpirà presto, ma con orgoglio e forza morale dichiara di non temere la sorte. L immagine della ruota che gira deriva dalla mitologia classica, nella quale la Fortuna era una divinità che mutava il destino dei mortali girando appunto una ruota. Tuttavia per Dante, come già spiegato diffusamente per bocca di Virgilio nel canto VII, la Fortuna non corrisponde a una dea bendata, ma a una ge- neral ministra di Dio, un intelligenza angelica ispirata dalla volontà divina, che segue un disegno provvidenziale imperscrutabile dagli uomini. 96. e l villan la sua marra: la seconda parte della metafora* si riferisce alla fortuna immeritata del contadino che, zappando il suo campo, trova un tesoro. Il senso dei versi 95-96 è dunque questo: la Fortuna colpisca pure gli innocenti e premi coloro che non lo meritano; io continuerò sulla strada della giustizia senza curarmi di tali accidenti.

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