Antologia della Divina Commedia

105 Di lui si fecer poi diversi rivi onde l orto catolico si riga, sì che i suoi arbuscelli stan più vivi. [103-105] Da lui poi derivarono (si fecer) diversi ruscelli (rivi) con i quali (onde) l orto cattolico si irriga (riga), così che (sì che) i suoi alberi (arbuscelli) si mantengono (stan) più vitali (vivi). 108 Se tal fu l una rota de la biga in che la Santa Chiesa si difese e vinse in campo la sua civil briga, [106-108] Se fu tale una delle ruote (rota) della biga con la quale (in che) la santa Chiesa si difese e vinse sul campo la sua guerra (briga) civile, 111 ben ti dovrebbe assai esser palese l eccellenza de l altra, di cui Tomma dinanzi al mio venir fu sì cortese. [109-111] ti dovrebbe essere facilmente (ben) assai chiara (palese) l eccellenza dell altra [ruota], nei confronti della quale (di cui) Tommaso (Tomma) prima (dinanzi) del mio arrivo (venir) si espresse tanto cortesemente (fu sì cortese). 114 Ma l orbita che fé la parte somma di sua circunferenza, è derelitta, sì ch è la muffa dov era la gromma. [112-114] Ma il percorso circolare (orbita) che fece (fé) la parte esterna della sua circonferenza (circunferenza) [della ruota], è abbandonata (derelitta), così che c è (sì ch è) la muffa dove era la gromma. 117 La sua famiglia, che si mosse dritta coi piedi a le sue orme, è tanto volta, che quel dinanzi a quel di retro gitta; [115-117] I frati suoi seguaci (La sua famiglia), che [inizialmente] si erano mossi dirittamente (dritta) con i piedi [dietro] alle sue orme, sono talmente deviati (volta), che spingono (gitta) quel [piede] che sta davanti verso (a) quello che sta dietro (di retro); 120 e tosto si vedrà de la ricolta de la mala coltura, quando il loglio si lagnerà che l arca li sia tolta. [118-120] e presto (tosto) si vedrà il raccolto (ricolta) della cattiva (mala) coltivazione (coltura), quando la gramigna (il loglio) si lamenterà (lagnerà) perché (che) le è sottratto (tolta) il granaio (arca). 123 Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio nostro volume, ancor troveria carta u leggerebbe I mi son quel ch i soglio ; [121-123] Chiarisco (dico) meglio (Ben): chi sfogliasse (cercasse) pagina per pagina (a foglio a foglio) il nostro libro (volume), troverebbe (troveria) pure (ancor) qualche carta dove (u ) leggerebbe «Io sono (I mi son) quello che ero solito essere (i soglio) ; 126 ma non fia da Casal né d Acquasparta, là onde vegnon tali a la scrittura, ch uno la fugge e altro la coarta. [124-126] ma non sarà (fia) da Casale né da Acquasparta, i luoghi da cui (là onde) vengono alla regola (scrittura) certi (tali) [frati], che uno la fugge e l altro la restringe (coarta). 103-105. Di lui vivi: la consueta metafora* agricola individua in san Domenico un fiume e nei suoi discepoli gli affluenti che irrigano l orto, cioè la Chiesa e i suoi fedeli, in modo tale che questi arbuscelli delicati (in contrapposizione agli sterpi eretici) siano più forti nell ortodossia. 106-111. Se tal cortese: in questi versi, corrispondenti ai versi 118-123 del canto XI, san Bonaventura si esprime ancora attraverso una metafora*, questa volta di carattere bellico: Domenico (l una rota) e Francesco (l altra) sono come le due ruote di un carro da guerra su cui la santa Chiesa combatté e vinse l opposizione interna degli eretici e dei corrotti (civil briga). 111. cortese: la cortesia, intesa come generosità, liberalità e gentilezza, è un tratto 310 distintivo di entrambi i santi. 112-114. Ma l orbita gromma: si sommano nella terzina due metafore*. Nella prima, l aver abbandonato il segno tracciato dall esterno della ruota (la parte somma) indica che la giusta direzione tracciata dal carro della Chiesa è ormai trascurata. Nella seconda, la gromma cioè il tartaro, l incrostazione lasciata dal vino nella botte, utile alla fermentazione del vino successivo si trasforma in muffa: ciò evidenzia lo stato di abbandono in cui versa la Chiesa, trascurata da pontefici e ministri di Dio. Anche questi versi, come quelli della terzina successiva, trovano una perfetta corrispondenza con i versi 124-132 del canto XI. 119-120. il loglio sia tolta: la gramigna piangerà per essere stata esclusa dal granaio (simbolo del regno dei Cieli). C è un evidente riferimento alla parabola della zizzania riportata nel Vangelo di Matteo, secondo cui il padrone del campo (Dio) lascerà crescere insieme grano (buoni cristiani) e zizzania (peccatori) per non rischiare di falciare la buona messe; giunta però l ora del raccolto, egli conserverà il grano nel granaio, mentre brucerà la gramigna malvagia. 121-123. Ben soglio: l ordine francescano è rappresentato come un libro da sfogliare, le cui pagine sono costituite dai singoli rappresentanti; solo pochi monaci, a ben guardare, sono quelli rimasti legati alla vocazione originale, fedeli alla regola originaria. 124-126. ma non fia coarta: san Bonaventura sottolinea come la fedeltà allo spirito originario del francescanesimo non

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