Canto VI

III cielo (di Venere) CANTO VI o (di Mercurio) II ciel I cielo (della Luna) Luogo II cielo o cielo di Mercurio Tempo Pomeriggio di mercoledì 13 aprile 1300 Categoria di beati Spiriti attivi per desiderio di gloria e onore Condizione e aspetto Splendenti di luce, danzano e cantano Intelligenze motrici Arcangeli Personaggi Dante, Beatrice, Giustiniano, Romeo di Villanova [1-27] LA SOLUZIONE DEL PRIMO DUBBIO DI DANTE: LA BIOGRAFIA DI GIUSTINIANO Il canto è interamente occupato caso unico nella Commedia da un unico lungo discorso di Giustiniano, imperatore dell Impero romano d Oriente. A questo spirito, negli ultimi versi del canto precedente, Dante aveva chiesto chi fosse e perché dimorasse nel cielo di Mercurio. Dopo una breve premessa, l imperatore svela la propria identità e presenta le opere da lui compiute per ispirazione divina: l imponente opera di riordino del diritto romano, la rinuncia all eresia che riconosceva in Cristo la sola natura divina, la riconquista dell Occidente sotto il dominio di Vandali e Goti. gustea. La narrazione prosegue poi con la nascita di Cristo sotto l imperatore Tiberio voluta da Dio per operare, attraverso il suo martirio, la redenzione dell umanità dal peccato originale fino alla giusta vendetta compiuta dall imperatore Tito, che distrusse Gerusalemme, e a Carlo Magno, che liberò l Italia dai Longobardi. Giustiniano prosegue poi condannando la situazione politica del tempo di Dante (vv. 97-111): i ghibellini trasformano le insegne imperiali in un simbolo di parte, mentre i guelfi, come i francesi di Carlo d Angiò, si oppongono a esse, quando dovrebbero temere gli artigli dell aquila che punì in passato avversari molto più potenti di loro. [28-111] LA STORIA E IL RUOLO DELL IMPERO [112-126] LE ANIME DEL CIELO DI MERCURIO Nonostante abbia soddisfatto la prima domanda di Dante, Giustiniano si sofferma più a lungo sulle vicende dell impero fino all epoca contemporanea. Passa quindi in rassegna la storia di Roma (vv. 34-96) dalla morte di Pallante alle gesta eroiche dei grandi condottieri dell età repubblicana, dalla seconda guerra punica alle guerre civili fra Pompeo e Cesare e fra Antonio e Ottaviano, fino al lungo periodo di pace dell età au- Giustiniano passa quindi a soddisfare la seconda curiosità di Dante, spiegando come il cielo di Mercurio ospiti le anime di coloro che in Terra furono attivi per desiderio di gloria e per questo amarono con minor vigore Dio. Un grado inferiore di beatitudine non suscita però nelle varie anime alcun sentimento di invidia per chi riceve il bene con maggiore intensità, dal momento che l equa distribuzione dei meriti operata dalla giustizia divina è per loro motivo stesso di appagamento. [127-142] ROMEO DI VILLANOVA In ultimo l imperatore bizantino presenta a Dante Romeo di Villanova, tradito e calunniato dai signori provenzali invidiosi della sua giusta e brillante gestione delle sostanze del conte di Provenza. Dimostrata la sua innocenza, Romeo partì esule e senza mezzi, per condurre una vita mendica, ma degna di grande lode. Dante e Beatrice di fronte a Giustiniano, miniatura, XIV secolo. 277

Antologia della Divina Commedia
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