Antologia della Divina Commedia

CANTO I Inferno 117 ove udirai le disperate strida, vedrai li antichi spiriti dolenti, ch a la seconda morte ciascun grida; [115-117] dove udrai le grida (strida) disperate, vedrai gli antichi spiriti sofferenti (dolenti), che invocano (grida) ciascuno la seconda morte; 120 e vederai color che son contenti nel foco, perché speran di venire quando che sia a le beate genti. [118-120] e vedrai coloro che sono contenti nel fuoco, perché sperano di giungere (venire), quando sarà il tempo (quando che sia), tra le schiere beate. 123 A le quai poi se tu vorrai salire, anima fia a ciò più di me degna: con lei ti lascerò nel mio partire; [121-123] Se poi a quelle tu vorrai salire, a questo scopo (a ciò) ci sarà (fia) anima più degna di me: con lei ti lascerò quando me ne andrò (nel mio partire); 126 ché quello imperador che là sù regna, perch i fu ribellante a la sua legge, non vuol che n sua città per me si vegna. [124-126] perché (ché) quell imperatore che regna lassù [cioè Dio], dal momento che io fui ribelle alla sua legge, non vuole che io salga nella sua città. 129 In tutte parti impera e quivi regge; quivi è la sua città e l alto seggio: oh felice colui cu ivi elegge! . [127-129] Domina (impera) ovunque e governa (regge) in Paradiso (quivi); qui c è la sua città e il suo eccelso (alto) trono (seggio): felice colui che egli sceglie (elegge) per questo luogo (cu ivi)! . 132 E io a lui: «Poeta, io ti richeggio per quello Dio che tu non conoscesti, a ciò ch io fugga questo male e peggio, [130-132] E io a lui: «Poeta, io ti prego (richeggio) in nome di quel Dio che tu non conoscesti, affinché (a ciò ch ) io possa fuggire questo male e uno peggiore, 135 che tu mi meni là dov or dicesti, sì ch io veggia la porta di san Pietro e color cui tu fai cotanto mesti . [133-135] che tu mi conduca (meni ) là dove ora hai detto, così che io veda la porta di san Pietro e quelli che tu descrivi (fai ) tanto miseri (cotanto mesti) . 136 Allor si mosse, e io li tenni dietro. [136] Allora si mise in cammino (si mosse), e io gli andai (tenni ) dietro. 117. seconda morte: il passo è di difficile interpretazione, ma il senso più probabile è che i dannati, provati da tormenti destinati a durare in eterno, finiscano per sperare in una seconda morte la morte dell anima che li annulli definitivamente, togliendo loro anche le sofferenze. 125. ribellante ... legge: come spiegato ai versi 71-72, Virgilio visse a Roma al tempo degli dèi pagani e non conobbe il Cristianesimo; per questo motivo non può accedere al Paradiso. Egli preannuncia però a Dante che ci sarà, per quella parte del viaggio, una guida più degna di lui: Beatrice. 126. per me si vegna: il costrutto impersonale ribalta l ordine della frase, ponendo come soggetto l azione dell andare (si vegna), compiuta da un complemento d agente (per me). 132. questo male e peggio: questo male è la situazione nella quale si trova Dante (la condizione di peccatore); peggio indica la dannazione eterna, a cui sarà destinato se non si pentirà delle proprie colpe e non intraprenderà con determinazione la via del bene. Dante nella selva oscura, miniatura, particolare, XIV secolo. 23

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