Antologia della Divina Commedia

84 «Nostro peccato fu ermafrodito; ma perché non servammo umana legge, seguendo come bestie l appetito, [82-84] «Il nostro peccato fu di tipo eterosessuale (ermafrodito); ma poiché non rispettammo (servammo) la legge umana, seguendo come bestie il desiderio (appetito), 87 in obbrobrio di noi, per noi si legge, quando partinci, il nome di colei che s imbestiò ne le mbestiate schegge. [85-87] a nostra vergogna (in obbrobrio di noi), da noi (per noi) viene detto (si legge), quando ci separiamo (partinci) [dalla schiera opposta], il nome di colei che si rese bestia (s imbestiò) nel legno (schegge) sagomato a forma di animale ( mbestiate). 90 Or sai nostri atti e di che fummo rei: se forse a nome vuo saper chi semo, tempo non è di dire, e non saprei. [88-90] Ora conosci le nostre azioni (atti) e di cosa fummo colpevoli (rei): se tu volessi (forse... vuo ) sapere chi siamo per nome (a nome), non ci sarebbe (è) il tempo per dirlo (di dire), e io non saprei [farlo]. 93 Farotti ben di me volere scemo: son Guido Guinizzelli, e già mi purgo per ben dolermi prima ch a lo stremo . [91-93] Del tuo desiderio (volere) per quanto riguarda me (di me) ti farò privo (Farotti... scemo): sono Guido Guinizzelli, e già mi purifico [nel Purgatorio] per essermi pentito (ben dolermi) prima del termine estremo (a lo stremo) [della vita] . 96 Quali ne la tristizia di Ligurgo si fer due figli a riveder la madre, tal mi fec io, ma non a tanto insurgo, [94-96] Come, a causa della rabbia (tristizia) di Licurgo, si fecero (si fer) i due figli per (a) rivedere la madre, così mi feci io, ma non oso tanto (a tanto non insurgo), GUIDO GUINIZZELLI Identificato con un giudice nato a Bologna alla fine del XIII secolo, Guido Guinizzelli, ghibellino, prese parte alla vita politica della sua città; fu esule nel 1274 e morì probabilmente nel 1276. Al contrario dell incerta identità biografica, è invece ben nota quella poetica. Con il componimento Al cor gentil rempaira sempre amore con cui teorizzò una nuova concezione dell amore e della gentilezza come qualità intrinseca dell uomo, non legata alla nobiltà di stirpe ispirò un gruppo di poeti fiorentini (Cavalcanti, 82. ermafrodito: Dante arrivato sulla settima cornice del Purgatorio, dove i penitenti camminano tra le fiamme vede passare una schiera di anime che gridano Soddoma e un altra, in direzione opposta, che invece grida Pasife. Dalla seconda schiera si avvicina ai due pellegrini uno spirito: questi spiega che i penitenti dell altro gruppo peccarono in eccessi di amore omosessuale, e quindi gridano Soddoma, dal nome dell antica città nei pressi del Mar Morto che secondo il racconto della Bibbia (Genesi, XIX) fu distrutta da Dio per i peccati sessuali dei suoi abitanti. L anima che parla fa invece parte del gruppo che peccò per eccesso di amore eterosessuale: per spiegare questo concetto Dante usa il termine ermafrodito, trasformando in aggettivo il nome di un personaggio della mitologia greca. Ermafrodito, appunto, figlio di Ermes e Afrodite, 220 PERSONAGGI Dante e altri), che diede inizio a un movimento poetico noto come Dolce Stilnovo. Caratterizzato da un lessico elegante e raffinato, ma anche tecnico-filosofico, lo Stilnovo celebrava la donna e il sentimento amoroso quali vie per il perfezionamento spirituale dell amante. Questo genere di poesia fu ritenuto come un nuovo modello da opporre al linguaggio più semplice e plebeo del maestro della vecchia scuola poetica, Guittone d Arezzo, che considerava invece l amore come un qualcosa di peccaminoso. si fuse fisicamente con la ninfa Salmace: da tale unione si formò un unico corpo con entrambi gli organi sessuali. Ma Dante evidentemente intende la parola come unione sessuale tra un uomo e una donna . 85-86. per noi ... di colei: è un costrutto impersonale passivo: invece di noi pronunciamo il nome di colei ecc., Guinizzelli dice il nome di colei da noi (per noi) viene pronunciato (si legge). 86-87. nome di colei ... schegge: allude al personaggio mitologico di Pasifae, moglie di Minosse re di Creta, la quale, innamoratasi follemente di un toro, chiese all inventore Dedalo di costruire una vacca di legno che potesse destare la passione dell animale. Vi si introdusse all interno per potersi unire sessualmente alla bestia; da questo connubio nacque il Minotauro, il mostro con il corpo di uomo e la testa di toro (vedi anche Inf., XII, vv. 11-15). nominata come vistoso esempio di eccesso sessuale. 87. s imbestiò ... mbestiate: con la figura retorica del poliptoto* il verbo imbestiarsi ( divenire come una bestia ) viene espresso prima al passato remoto e poi al participio passato, in funzione di aggettivo, per sottolineare il comportamento turpe di Pasifae. 89-91. se forse ... scemo: dopo aver spiegato quale tipo di peccato stanno espiando le anime che sono con lui, il penitente, con un discorso piuttosto contorto, dichiara di non essere in grado di indicare per nome tutti coloro che lo accompagnano nel fuoco purificatore. Tuttavia può soddisfare almeno la curiosità riguardo la propria identità: si tratta del celebre poeta bolognese Guido Guinizzelli (X Personaggi). 94-96. Quali ... insurgo: per esprimere la propria emozione di fronte a Guiniz-

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