Antologia della Divina Commedia

48 Con l ali aperte, che parean di cigno, volseci in sù colui che sì parlonne tra due pareti del duro macigno. [46-48] Con le ali aperte, che sembravano (parean) quelle di un cigno, colui che ci parlò (parlonne) in questa maniera (sì) ci indirizzò a salire (volseci in sù) tra due pareti di dura pietra (macigno). 51 Mosse le penne poi e ventilonne, Qui lugent affermando esser beati, ch avran di consolar l anime donne. [49-51] Poi mosse le ali (penne) e ci ventilò (ventilonne), dichiarando (affermando) che Qui lugent [Coloro che piangono] saranno (esser) beati perché (che) avranno (avran) le anime padrone (donne) della consolazione (di consolar). 54 «Che hai che pur inver la terra guati? , la guida mia incominciò a dirmi, poco amendue da l angel sormontati. [52-54] «Che cosa hai che continui a guardare (pur... guati) per (inver ) terra? , la mia guida cominciò a dirmi, una volta saliti di poco (poco sormontati) entrambi (amendue) oltre il punto dove stava l angelo (da l angel). 57 E io: «Con tanta sospeccion fa irmi novella vis on ch a sé mi piega, sì ch io non posso dal pensar partirmi . [55-57] E io: «Un sogno (vis on) recente (novella), che mi tira (piega) a sé, mi fa andare (fa irmi) con tanta perplessità (sospeccion) così che (sì ch ) io non posso staccarmi (partirmi) da quel pensiero (dal pensar) . 60 «Vedesti , disse, «quell antica strega che sola sovr a noi omai si piagne; vedesti come l uom da lei si slega. [58-60] «Hai visto (vedesti) , disse, «quell antica strega che sopra di noi (sovr a noi) [è] l unica per la quale si piange (si piagne); hai visto come ci si (l uom) libera (slega) da lei. 63 Bastiti, e batti a terra le calcagne; li occhi rivolgi al logoro che gira lo rege etterno con le rote magne . [61-63] [Questo] ti basti (bastiti) e batti a terra i calcagni; rivolgi gli occhi al richiamo (logoro) che il re eterno [Dio] muove (gira) attraverso le grandi ruote [dei cieli] (rote magne) . 66 Quale l falcon, che prima a pié si mira, indi si volge al grido e si protende per lo disio del pasto che là il tira, [64-66] Come un falcone che prima si guarda (mira) in basso (a pié), poi (indi) al grido del falconiere si slancia (protende) per il desiderio (disio) del pasto che là lo attira, 69 tal mi fec io; e tal, quanto si fende la roccia per dar via a chi va suso, n andai infin dove l cerchiar si prende. [67-69] così feci io; e tanto (tal) camminai per (n andai) lo spazio che si allarga (quanto si fende) nella roccia per fare strada (dar via) a chi sale (va suso) [che arrivai] fin (infin) dove si riprende a camminare in cerchio (il cerchiar). 47-51. Con l ali aperte ... anime donne: come sempre al passaggio da una cornice a quella successiva, Dante e Virgilio incontrano l angelo guardiano che certifica l avvenuta espiazione del peccato della cornice lasciata alle spalle e che, con un battito d ali, cancella una P dalla fronte del pellegrino. Le parole che l angelo pronuncia sono quelle di una delle beatitudini del Vangelo di Matteo: «Beati qui lugent quoniam ipsi consolabuntur , che significa: Beati coloro che piangono (gli afflitti) perché saranno consolati . Ovviamente il passo evangelico ricorda coloro che per fervore di carità hanno molto sofferto, al contrario degli accidiosi (i peni- 208 tenti della cornice appena abbandonata da Dante e Virgilio) che, invece, non si sono spesi con la necessaria passione nella vita, privi di uno scopo e di un grande amore per il quale vivere e soffrire. 58-60. Vedesti ... si slega: Virgilio conosce già il sogno di Dante e rassicura il pellegrino: la femmina balba della vis on malvagia è il simbolo di quei peccati che vengono espiati nelle ultime tre cornici, l avarizia, la gola e la lussuria, ovvero l amore eccessivo dei beni terreni. Dante ha potuto vedere come l uomo possa liberarsi di quella cupidigia, riconoscendone la bruttura, attraverso la ragione. 61. batti a terra le calcagne: significa scrolla la polvere dai piedi : è un esortazione a procedere. 62. logoro: è un uccellino artificiale, montato su un asta, usato dai cacciatori come richiamo per i falconi. 64-69. Quale l falcon si prende: la rivelazione rasserena Dante, che ritrova la forza morale per affrontare la salita fino alla cornice successiva e si paragona a un falco che, dopo essere stato fermo, scatta velocemente verso l alto per catturare la preda, una parte della quale gli spetterà come pasto.

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