Nella Commedia... e oltre

NELLA COMMEDIA... I VIAGGI LETTERARI L aquila che rapisce e porta in cielo Il canto IX si apre con il sogno di Dante che si vede rapito da un aquila che lo porta in cielo come Giove con Ganimede. Scoprirà invece di essere stato prelevato da santa Lucia e portato fino alla cornice dove si trova l ingresso del Purgatorio. Anche in questo caso Dante ricorre all intertestualità per arricchire il proprio discorso letterario. L antecedente al quale si sta richiamando il poeta fiorentino è quasi sicuramente Ovidio, che nelle sue Metamorfosi (Libro X, vv. 155-161) racconta di come Giove, innamoratosi del giovane e bellissimo Ganimede, si trasformò in un aquila per andarlo a rapire e portarselo sull Olimpo: Un tempo il re degli dèi bruciò d amore per Ganimede, nativo di Frigia / e si inventò un qualcosa per essere, piuttosto che il Giove che era, / quello che preferiva essere. E allora non si degnò di trasformarsi in nulla / se non in quella creatura che era capace di portare il DANTE PER IMMAGINI E OLTRE suo fulmine. / Né più esitò, ma percossa l aria con ali false, / catturò il ragazzo troiano, che ora versa nelle tazze / il nettare per Giove nonostante l ostilità di Giunone. Dante sembra però rielaborare il mito classico opponendogli una riscrittura in chiave cristiana. Infatti, il dio dei pagani, Giove, rapisce un ragazzo per le sue voglie, laddove invece nella Bibbia (Genesi, 19) Dio parla a Mosè e allude alla fuga dall Egitto riferendosi al salvataggio miracoloso degli ebrei in fuga proprio con la metafora del volo sulle ali di un aquila: Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte dicendo: «Parla così alla casa di Giacobbe e annuncia questo ai figli d Israele: Voi avete visto quello che ho fatto agli Egiziani e come vi ho portato sopra ali d aquila e vi ho condotti a me . L angelo guardiano del Purgatorio L incontro di Dante con l angelo guardiano del Purgatorio è uno dei momenti narrativi più altamente solenni e simbolici della seconda cantica. Nel corso dei secoli artisti e illustratori si sono misurati con questo soggetto, passando dalle colorate e descrittive miniature tardo-medievali alle raffigurazioni più cupe e stilizzate di epoca più recente. Già nelle pagine dedicate al canto ne puoi trovare alcuni esempi, qui invece ti proponiamo due esempi diversissimi tra loro che ti danno la misura di come, anche con il mutare del gusto artistico, il soggetto non ha perso il suo fascino. L ingresso al Purgatorio di Dante e Virgilio, miniatura, XV secolo. Duilio Cambellotti, Dante davanti all angelo guardiano, 1902. 191

Antologia della Divina Commedia
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