Antologia della Divina Commedia

CANTO IX Purgatorio 108 Per li tre gradi sù di buona voglia mi trasse il duca mio, dicendo: «Chiedi umilemente che l serrame scioglia . [106-108] La mia guida (duca) mi sospinse (trasse su) per i tre gradini (gradi ) con mia piena accondiscendenza (buona voglia), dicendo: «Chiedi umilmente che apra (scioglia) la serratura (serrame) . 111 Divoto mi gittai a santi piedi; misericordia chiesi e ch el m aprisse, ma tre volte nel petto pria mi diedi. [109-111] Devoto mi prostrai (gittai ) ai [suoi] santi piedi; chiesi perdono (misericordia) e che egli (el) mi aprisse, ma prima (pria) mi battei il petto (mi diedi) per tre volte. 114 Sette P ne la fronte mi descrisse col punton de la spada, e «Fa che lavi, quando se dentro, queste piaghe disse. [112-114] Con la punta (punton) della spada mi segnò (descrisse) sette P nella fronte e disse: «Fai in modo (Fa che) di lavare (lavi) queste ferite (piaghe) quando sei (se ) dentro . 117 Cenere, o terra che secca si cavi, d un color fora col suo vestimento; e di sotto da quel trasse due chiavi. [115-117] La cenere, oppure la terra che si estrae (cavi) secca, era (fora) dello stesso (d un) colore della (col) sua veste (vestimento); e da sotto quella tirò fuori (trasse) due chiavi. 120 L una era d oro e l altra era d argento; pria con la bianca e poscia con la gialla fece a la porta sì, ch i fu contento. [118-120] Una era d oro e l altra d argento; prima con quella argentata (bianca) e poi con quella dorata (gialla) agì (fece) sulla (a la) porta in maniera tale (sì, ch ) che io ne fui felice (contento). 123 «Quandunque l una d este chiavi falla, che non si volga dritta per la toppa , diss elli a noi, «non s apre questa calla. [121-123] «Ogni volta (Quandunque) che una di queste chiavi fallisce (falla), che non si gira (volga) in maniera corretta (dritta) nella (per la) toppa , egli (elli) ci (a noi) disse, «questo passaggio (calla) non si apre. 126 Più cara è l una; ma l altra vuol troppa d arte e d ingegno avanti che diserri, perch ella è quella che l nodo digroppa. [124-126] Una [quella d oro] è più preziosa (cara); ma l altra richiede (vuol) molta (troppa) scienza (arte) e molta intelligenza (ingegno) prima di aprirsi (diserri), perché è proprio questa (ella) quella che scioglie (digroppa) la chiusura. Luca Signorelli, Episodi del canto IX del Purgatorio, 1499-1504. 111. ma tre volte ... diedi: Dante compie un tipico gesto di contrizione, che consiste nel percuotersi il petto per tre volte dicendo Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa ( Mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa ). 112-114. Sette P ... disse: l angelo incide sulla fronte del pellegrino sette P, che indicano i sette peccati capitali. Risalendo la montagna, Dante dovrà purificarsi da ciascuna di quelle piaghe ; infatti al termine di ogni cornice, al cui interno si espia un peccato, l angelo posto a guardia del passaggio cancellerà con le ali al pellegrino la P relativa a quella colpa. 115-116. Cenere vestimento: l angelo posto a guardia della porta del Purgatorio è l unico nella Commedia a non indossare una veste candida, ma grigiastra: questa a seconda delle diverse interpretazioni date nel corso del tempo può essere simbolo dell umiltà del confessore oppure della mortificazione della penitenza. 117-120. di sotto ... fu contento: la chiave d argento simboleggia la sapienza e l autorità conferita al sacerdote nel valutare i peccati; la chiave d oro rappresenta invece l atto esecutivo del perdono, il potere dell assoluzione. L apertura della porta del Purgatorio indica quindi che Dante si è pentito dei suoi peccati e che è pronto ad affrontare il proprio percorso di espiazione. 124-126. Più cara è l una ... nodo digroppa: l angelo spiega che la chiave d oro è più preziosa perché concede l assoluzione, ma è quella d argento che rende possibile tale perdono; e perché tale chiave funzioni occorrono sia una grande scienza dottrinale sia una naturale propensione a leggere l animo umano. Senza la chiave d argento, dunque, che indaga la coscienza del penitente e ne valuta la sincerità, quella d oro non potrà mai aprire le porte della remissione dei peccati. 187

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