Nella Commedia... e oltre

NELLA COMMEDIA... IN PRIMO PIANO E OLTRE Le sacre rappresentazioni Le anime di coloro che furono potenti sulla Terra e che non seppero impegnarsi per il bene comune sono obbligate a ritardare il loro percorso di purificazione e ad assistere al ripetuto tentativo di aggressione da parte di un malefico serpente, che viene cacciato da due angeli che scendono dal cielo. Questa sorta di spettacolo moraleggiante è la riproposizione nell aldilà di una scena a cui si poteva assistere nelle città medievali europee in occasione delle feste religiose. Dopo la messa, infatti, nella piazza antistante la chiesa più importante della città, veniva allestito un palco e qui i membri delle confraternite religiose laiche inscenavano dei brevi spettacoli teatrali. Siamo in un epoca in cui non solo, ovviamente, non esisteva la televisione, ma nemmeno il teatro e in cui la maggior parte della popolazione (oltre il 95%) era analfabeta. Si trattava dunque di un evento eccezionale e tutti gli abitanti del paese e della campagna accorrevano per assistervi. Le sacre rappresentazioni potevano raccontare della vita dei santi: Questa Ri- DALLA STORIA ALLA COMMEDIA presentazione si fa come santo Martino partio el mantello suo, per l amor di Dio, ad un povero e come prese l abito e convertisì a Cristo. Oppure raffiguravano allegoricamente i vizi o i peccati: Queste laude si fa el dì di Carnelevare. Come le Setta Peccata Mortali si conducono a contrizione. Per esempio, la Lussuria prendeva la parola per dire: Noi sem venti [vinti] da brutta lussuria, / la quale ne tolle tuo santa curia [il Paradiso]; / Signor perdona a noi tanta ingiuria / e danci spiritu di castitade. Ancora, le sacre rappresentazioni potevano ampliare spunti narrativi della Bibbia, come la discesa di Cristo all Inferno con Satana che schiera le legioni infernali per resistergli e Gesù che lo sbaraglia e si porta via le anime dei Patriarchi che credettero nella sua venuta o la Creazione, con Dio che plasma l universo e poi comanda agli angeli di cacciare Satana che si è ribellato. Castità tra Lussuria e Vanità, particolare della Lussuria, affresco, XV secolo. Dante e la Lunigiana La Lunigiana si trova nella parte settentrionale dell attuale Toscana, tra la Liguria e l Emilia: si tratta dell ampia vallata attraversata dal fiume Magra, che si è formata nel punto in cui Alpi e Appennini si incrociano. Deve il suo nome alla città di Luni: fondata dalle antiche popolazioni liguri, ampliata dai Romani, divenuta un importante porto nei primi secoli dell era cristiana e, infine, saccheggiata più volte dai corsari saraceni e poi dai Vichinghi, fu abbandonata nel IX secolo d.C. Le sue rovine si trovano tra Carrara e La Spezia. Nella seconda metà del Duecento le città più importanti della Lunigiana (Bagnone, Castelnuovo, Filattiera, Fivizzano, Mulazzo, Pontremoli, Sarzana, Villafranca) erano feudo della famiglia dei Malaspina, della quale Dante incontra uno dei più importanti rappresentanti, Corrado il Giovane, nel canto VIII del Purgatorio. Il poeta, tra il 1306 e il 1307, fu ospite di Franceschino Malaspina, signore di Mulazzo, e poi di Moroello Malaspina. Che cosa faceva esattamente Dante per i signori che lo ospitarono durante i vent anni del suo esilio? Svolgeva varie funzioni, come quella di segretario, di consigliere, di diplomatico; egli cioè discuteva con il signore delle decisioni politiche da prendere, scriveva le lettere, si recava presso i feudatari, i conti e i baroni vicini per trattare alleanze o stabilire paci. Possediamo un documento del 1306 che testimonia come Dante, il 6 ottobre di quell anno, fosse a Sarzana e poi si recasse al castello di Castelnuovo per discutere con il vescovo di Luni, nemico di Franceschino, una pace che poneva fine a una guerra in corso da vari anni. Proprio durante la permanenza in Lunigiana Dante era anche impegnato nella scrittura dell Inferno. Tutt ora, a Mulazzo, un antico edificio è denominato Torre di Dante perché la tradizione locale la indica come il luogo in cui il poeta abitò durante la sua permanenza in Lunigiana. Torre di Dante a Mulazzo, in Lunigiana. 180

Antologia della Divina Commedia
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