Antologia della Divina Commedia

87 Poi disse un altro: «Deh, se quel disio si compia che ti tragge a l alto monte, con buona p etate aiuta il mio! [85-87] Poi un altro [penitente] disse: «Possa compiersi (Deh... si compia) quel desiderio [di purificazione] che ti conduce (tragge) verso l alto monte, [e tu] con compassione misericordiosa (buona p etate) aiuta il mio [desiderio]! 90 Io fui di Montefeltro, io son Bonconte; Giovanna o altri non ha di me cura; per ch io vo tra costor con bassa fronte . [88-90] Io fui [della stirpe di] Montefeltro, io sono Bonconte; Giovanna o altri non si curano (ha cura) di me; per ciò (per che) io vado (vo) tra costoro [le altre anime penitenti] con la fronte bassa . 93 E io a lui: «Qual forza o qual ventura ti trav ò sì fuor di Campaldino, che non si seppe mai tua sepultura? . [91-93] E io [risposi] a lui: «Quale violenza (forza) o quale caso (ventura) ti trasse (trav ò) fuori [del campo di battaglia] di Campaldino al punto che (sì) non si venne mai a sapere (non si seppe) [il luogo della] tua sepoltura? . 96 «Oh! , rispuos elli, «a piè del Casentino traversa un acqua c ha nome l Archiano, che sovra l Ermo nasce in Apennino. [94-96] «Oh! , egli (elli) rispose, «ai piedi (piè) del Casentino passa (traversa) un fiume (acqua) che ha nome Archiano, che nasce sopra l Eremo (Ermo) [di Camaldoli] sull Appennino. 99 Là ve l vocabol suo diventa vano, arriva io forato ne la gola, fuggendo a piede e sanguinando il piano. [97-99] Là dove (Là ve) il suo nome (vocabol) diventa vano, io arrivai con la gola perforata (forato ne la gola), fuggendo a piedi (a piede) e spargendo sangue (sanguinando) sulla pianura (il piano). Quivi perdei la vista e la parola; nel nome di Maria fini , e quivi caddi, e rimase la mia carne sola. [100-102] In questo punto (Quivi) persi la vista e la voce (parola); morii (fini ) nel nome di Maria, e qui caddi, e il mio corpo (carne) rimase solo [senza l anima]. 102 BONCONTE DA MONTEFELTRO Nato intorno alla metà del XIII secolo, figlio del politico ghibellino Guido (che Dante colloca tra i consiglieri fraudolenti in Inf., XXVII), Bonconte da Montefeltro fu un valoroso condottiero militare, ricordato soprattutto per la partecipazione alle lotte politiche di Arezzo, 88. Io fui ... Bonconte: la struttura identica ( Io + verbo essere + nome famiglia / io + verbo essere + nome proprio ) che forma un isocolo* sottolinea la differenza tra il fui associato al nome della famiglia, e quindi agli onori terreni ormai lontani e insignificanti, e il son, legato al nome proprio, all identità di semplice anima penitente salvata dalla misericordia divina. 89-90. Giovanna ... bassa fronte: Giovanna è la vedova di Bonconte, di cui non conosciamo il casato, altri sono i parenti o gli amici più stretti. In ogni caso lo spirito si lamenta malinconicamente che nessuno prega per lui e, per l amarezza, cammina a fronte bassa tra gli altri penitenti. 91-93. Qual forza ... sepultura?: Dante chiede allo spirito che fine ha fatto il suo cor- 154 PERSONAGGI sia interne (prese parte alla cacciata dei guelfi), sia contro i senesi. A capo degli aretini combatté Firenze nella battaglia di Campaldino (11 giugno 1289), alla quale partecipò anche Dante. Morì in questo scontro, ma il suo cadavere non fu mai ritrovato. po dal momento che, al termine della battaglia di Campaldino, non fu mai ritrovato. 92. Campaldino: nella pianura del Casentino che si estende tra il castello di Poppi e Romena si svolse l 11 giugno 1289 una sanguinosa battaglia tra fiorentini, guelfi, e aretini, ghibellini. La vittoria di Firenze, soprattutto grazie al ruolo di Corso Donati, assicurò alla città l egemonia su tutta la Toscana. 94. Casentino: è il nome di una vallata a nord di Arezzo, in Toscana. 96. Ermo: l Eremo di Camaldoli è un antico monastero, costruito da san Romualdo nell XI secolo, situato sull Appennino in provincia di Arezzo. Due dei quattro ruscelli che formano l Archiano passano proprio accanto al monastero, formando il fosso di Camaldoli . 97. vocabol suo diventa vano: dove l Archiano perde la sua identità di fiume sfociando nell Arno. 100. perdei la vista e la parola: l espressione, nella lingua del tempo, significava svenire, perdere i sensi . 101. nel nome di Maria fini : nell ultimo istante di vita, Bonconte si pente dei suoi peccati e invoca la Madonna: muore quindi pronunciando il nome di Maria. 102. rimase la mia carne sola: ferito mortalmente alla gola, Bonconte perde i sensi e muore; la sua anima si stacca dal corpo, lasciandolo quindi solo . La perifrasi* per indicare la morte sottolinea la scissione dello spirito dal corpo; da qui il racconto distaccato della sorte subìta dal proprio cadavere, trascinato via dalle acque piovane.

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