Antologia della Divina Commedia

135 Per lor maladizion sì non si perde, che non possa tornar, l etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde. [133-135] Per la loro scomunica (maladizion) [del vescovo e del papa] l amore eterno [di Dio] non si perde tanto da non poter tornare, finché (mentre) la speranza ha ancora il germoglio (fior del verde). 138 Vero è che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore, [136-138] [Ma] è vero che chi (quale) muore (more) in disobbedienza (in contumacia) della Santa Chiesa, per quanto (ancor ch ) alla fine si penta, deve restare (star li convien) fuori da questa parete [della montagna del Purgatorio vero e proprio] 141 per ognun tempo ch elli è stato, trenta, in sua presunz on, se tal decreto più corto per buon prieghi non diventa. [139-141] trenta volte per ciascun (ognun) tempo che egli è stato nella sua ostinata caparbietà (presunz on), a meno che tale sentenza (decreto) non diventi più breve (corto) per le preghiere rivolte da persone in grazia di Dio (buon prieghi). 144 Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m hai visto, e anco esto divieto; [142-144] Vedi ormai (oggimai) se puoi farmi contento (lieto), rivelando (revelando) alla mia buona Costanza come mi hai visto, e anche questo divieto; 145 ché qui per quei di là molto s avanza . [145] perché grazie a (per) quelli di là [i vivi] qui si guadagna (s avanza) molto . Michelangelo Schiavonio, Dante e Virgilio incontrano Manfredi, XVIII secolo. 133. maladizion: Dante fa riferimento alla scomunica con anatema, che escludeva dalla comunità cristiana chi veniva colpito. 133-145. Per lor maladizion ... molto s avanza: il papa e il vescovo non hanno tenuto conto della misericordia divina: Manfredi spiega che la scomunica della Chiesa non 148 chiude le porte alla salvezza, ma impone a chi è morto in tale condizione di sostare per trenta volte il tempo in cui è stato scomunicato nell Antipurgatorio prima di accedere al monte della purificazione; ecco il motivo per cui le anime di questo gruppo si muovono così lentamente. Manfredi vuole che Dante informi sua figlia del proprio destino di penitente destinato alla beatitudine, e non di dannato, come la donna poteva pensare sapendo che il padre era morto scomunicato. Il motivo è che le preghiere dei vivi in suffragio delle anime del Purgatorio possono accelerare il percorso di purificazione.

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