Dentro il testo

Dentro il testo I CONTENUTI TEMATICI I consiglieri fraudolenti Nell ottava bolgia sono puniti coloro che ordirono inganni ed elargirono falsi consigli. Come in vita nascosero la verità, avvolgendola nelle loro parole, così le loro anime sono avvolte dalle fiamme e destinate a bruciare in eterno. La sete di conoscenza e i suoi limiti Il tema centrale del canto è l amore per il sapere, il desiderio più nobile dell anima umana. Già nell apertura del Convivio Dante aveva scritto che «tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere , rifacendosi all insegnamento di Aristotele, considerato il più grande filosofo di tutti i tempi. L anima umana, secondo il pensatore greco, si nutre di conoscenza, in un percorso che la conduce verso la perfezione. Ma questo percorso, nell ottica di Dante, giunge inevitabilmente a un bivio, dal quale si dipartono due strade. La prima è quella in cui l individuo arriva naturalmente a desiderare, al culmine della sua sete di conoscenza, la visione di Dio, nella quale sono scritte come in un libro tutte le verità dell universo. Il suo intelletto comprende di non poter oltrepassare certi limiti, e di non essere in grado di raggiungere la conoscenza assoluta se non al cospetto di Dio, che la concederà ai beati in una vita futura. Accetta quindi, durante la vita terrena, l esistenza di verità che non possono essere pienamente comprese le verità della fede di fronte alle quali Dio stesso ha posto un divieto. L altra strada nega questi limiti: è la via della superbia, dell illusione di arrivare a conoscere la verità ultima con la sola ragione umana. Ulisse Il personaggio di Ulisse, protagonista assoluto del canto, rappresenta proprio questa seconda e peccaminosa strada. Quando giunge di fronte alle colonne d Ercole, egli conosce il monito che imporrebbe di fermarsi e non procedere oltre. Nonostante questo, esorta i compagni a proseguire, facendo leva sul sentimento di superiorità che l essere umano prova nei confronti degli altri esseri: Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza (vv. 118-120). Gli interpreti, rilevando la natura astuta e ingannatrice di Ulisse, hanno visto anche in questo breve discorso (orazion picciola, la chiama lo stesso eroe) un consiglio ingannatore: 106 Ulisse dice il vero affermando che l uomo è destinato a conoscere l ignoto, ma tace ai suoi compagni i limiti posti dalla divinità a tale aspirazione. La nave procede così in un viaggio definito da Dante folle (de remi facemmo ali al folle volo, v. 125) in quanto temerario, non permesso da Dio, e giunge in vista di ciò che non è consentito vedere: l isola su cui sorge la montagna del Purgatorio, una delle verità ultraterrene cui si deve credere per fede e non per esperienza diretta. La punizione divina è una tempesta che affonda la nave e conduce alla morte Ulisse e i suoi compagni. Dante e Ulisse Dante condanna il suo personaggio, ma al tempo stesso lascia trasparire per esso tutta la propria ammirazione, tratteggiando una figura nobile e virtuosa. Come già Farinata e Francesca, anche Ulisse è uno specchio nel quale Dante vede sé stesso, e in particolare il sé stesso degli anni degli studi filosofici. Nel Convivio, il poeta racconta che dopo la morte di Beatrice cercò consolazione nella filosofia. dunque possibile che anch egli avesse creduto che la ragione umana potesse indagare tutte le verità possibili, osando superare quelle di fede: anche questo è uno degli aspetti del suo traviamento morale e della caduta nella «selva oscura del peccato. Il pentimento per questo atto di superbia intellettuale porta Dante a intraprendere il percorso che conduce alla salvezza. LE SCELTE STILISTICHE Uno stile adeguato al personaggio Narrando l incontro con uno dei più grandi eroi del mondo antico, Dante-autore deve mostrarsi degno di dargli voce. L episodio di Ulisse è quindi introdotto da due similitudini* di estrema complessità formale, ricche di subordinate e di perifrasi*: quella del contadino che osserva la valle piena di lucciole (vv. 25-33) e quella di Eliseo che vede il profeta Elia ascendere al cielo in un carro infuocato (vv. 34-42). Dante, Virgilio, Ulisse Mentre Dante-personaggio, con il poliptoto* assai ten priego / e ripriego, che l priego vaglia mille (vv. 65-66) tradisce l emozione per la possibilità di risolvere l enigma che ha appassionato tutti i lettori delle imprese di Ulisse quale fu la sua fine, dopo il ritorno a Itaca , Virgilio si esprime in maniera misurata e solenne, soprattutto quando si rivolge a

Antologia della Divina Commedia
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