Antologia della Divina Commedia

CANTO XXVI Inferno 126 e volta nostra poppa nel mattino, de remi facemmo ali al folle volo, sempre acquistando dal lato mancino. [124-126] e volta la poppa verso est (al mattino), rendemmo (facemmo) i remi ali per il folle volo, avanzando (acquistando) sempre verso sinistra (dal lato mancino). 129 Tutte le stelle già de l altro polo vedea la notte, e l nostro tanto basso, che non surg a fuor del marin suolo. [127-129] La notte già vedeva (vedea) tutte le stelle dell altro emisfero (polo) e il nostro tanto basso che non emergeva (surg a) dalla superficie del mare (marin suolo). 132 Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto da la luna, poi che ntrati eravam ne l alto passo, [130-132] Per cinque volte si era accesa (racceso) e altrettante (tante) spenta (casso) la luce (lo lume) sulla faccia inferiore della luna (di sotto da la luna), dopo che (poi che) eravamo entrati ( ntrati) nel difficile cammino (alto passo), 135 quando n apparve una montagna, bruna per la distanza, e parvemi alta tanto quanto veduta non av a alcuna. [133-135] quando apparve una montagna, fosca (bruna) per la distanza, e mi parve (parvemi) alta quanto nessun altra che avessi mai visto. 138 Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; ché de la nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. [136-138] Noi ci rallegrammo (allegrammo), ma subito [l allegria] si mutò (tornò) in pianto; perché dalla terra sconosciuta (nova) nacque un turbine (turbo) e percosse la parte anteriore (primo canto) della nave (legno). 141 Tre volte il fé girar con tutte l acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com altrui piacque, [139-141] Tre volte la fece (fé) girare con tutte le acque; alla quarta [fece] alzare (levar) la poppa in su (suso) e andare (ire) la prua (prora) in giù, come ad altri (altrui) piacque, 142 infin che l mar fu sovra noi richiuso . [142] fino a quando (infin che) il mare fu richiuso sopra di noi . Dante e Virgilio nel girone dei consiglieri fraudolenti, miniatura,, prima metà del XIV secolo. 124. poppa nel mattino: volgere la poppa (la parte posteriore della nave) verso est (al mattino, cioè verso il luogo in cui sorge il Sole) significa ovviamente rivolgere la prua verso ovest. 125. folle volo: l ultimo viaggio di Ulisse è descritto da Dante con la raffinata e audace metafora* di un volo sorretto da remi trasformati in ali. Il volo è folle nel senso di temerario , in quanto sfida i limiti posti da Dio all essere umano (simboleggiati dalle invalicabili colonne d Ercole). 127-129. Tutte le stelle marin suolo: la nave di Ulisse ha oltrepassato l Equatore, entrando nell emisfero australe (meridionale); qui si vedono stelle diverse da quelle che si osservano nell emisfero boreale (settentrionale). 130-131. Cinque volte la luna: c erano state cinque lunazioni (la faccia inferiore della luna si era illuminata cinque volte), dunque erano passati quasi cinque mesi. 133. montagna: la montagna del Purgatorio (cfr. nota al v. 117). 141. altrui: a Dio, che non poteva permettere a Ulisse di raggiungere il Purgatorio, essendo ancora vivo e per giunta pagano. 105

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