Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento Dentro il TESTO Il mare come simbolo del piacere I contenuti tematici Nel primo testo (Il mare è tutto azzurro) il poeta esprime la gioia in modo sensuale, nel contatto con la natura. La stessa sensualità è presente in Nuotatore, dove si aggiunge una presenza umana, probabilmente quella di un ragazzo che guizza nell acqua: il suo lasciare la terra (v. 3) si riferisce letteralmente al tuffo, ma forse anche a livello simbolico a una sorta di trasfigurazione divina che lo sguardo del poeta gli attribuisce nella contemplazione. L incontro con la giovinezza La terza lirica (Le stelle sono immobili nel cielo) è quasi un invito che il poeta rivolge a sé stesso a cogliere l attimo, abbandonandosi al fascino dell incontro con la giovinezza, soggetta a sfiorire presto, sullo sfondo dell immutabilità del cosmo e dell eterno alternarsi delle stagioni. L incontro inatteso con un ragazzo può avvenire anche nella losca platea di una sala cinematografica mal frequentata, come accade nel quarto testo (Trovato ho il mio angioletto): l angioletto (forse una reminiscenza stilnovistica) ha gli occhi lucidi (lustri) per il fumo o per la commozione di fronte al film che sta vedendo. Il desiderio di pienezza e la condanna sociale Io vivere vorrei addormentato / entro il dolce rumore della vita è una dichiarazione che rende alla perfezione la visione dell esistenza propria di Penna: tutta istinto e sensualità, tesa ad assaporare il piacere di un contatto con la realtà privo di impegno ideologico e attitudine razionale. Bisogna però fare attenzione al modo del verbo (vorrei, al condizionale), che evoca una sorta di impossibilità: la società per lo più non consente una tale scelta esistenziale, poiché assoggetta gli individui a precisi precetti e divieti. Gli ultimi due testi, infine, sono quasi due epigrammi e alludono alla censura so ciale dell omosessualità: il primo (Fuggono i giorni lieti) ha un intonazione più seria e triste per la consapevolezza dell impossibilità di esprimersi appieno in una società che condanna la diversità, mentre nel secondo il poeta sceglie la via dell ironia per replicare a chi non gradiva, nella sua opera, l insistenza sulla tematica omoerotica. Sappiamo che già nel 1935 Montale, nel consegnare all editore Carocci le poesie che gli erano state affidate dallo stesso Penna, aveva operato una sorta di censura preventiva sui contenuti, espungendo dal manoscritto alcuni testi considerati troppo espliciti; ma evidentemente questo non era bastato a evitare gli attacchi. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Spiega in sintesi i contenuti dei sette testi presentati, legandoli tra loro in un discorso unitario che li tocchi tutti (non necessariamente nello stesso ordine in cui sono disposti). ANALIZZARE 2 Ricava lo schema metrico dei singoli componimenti. 3 Descrivi le principali caratteristiche stilistiche dei testi (soprattutto in merito agli aspetti lessicali, sintattici e retorici). 994 INTERPRETARE 4 Quale profilo psicologico del poeta possiamo trarre dall insieme di queste liriche? PRODURRE 5 SCRIVERE PER CONFRONTARE Un altra poesia di Penna (in Appunti) dice: «Felice chi è diverso / essendo egli diverso. / Ma guai a chi è diverso / essendo egli comune . Commenta brevemente questi versi (in un testo argomentativo di circa 30 righe), applicando il loro contenuto a un ambito di tua scelta (esistenziale, sociale ecc.).

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi