Il tesoro della letteratura - volume 3

I SAPERI fondamentali scrive «si può dire metafisica . La sua peculiare interpretazione del Simbolismo e dell Ermetismo, che si realizza nella tecnica del correlativo oggettivo, si sviluppa nella direzione di una sempre maggiore lucidità, pertinenza e concretezza dalla prima raccolta del 1925, Ossi di seppia, alle successive: Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Satura (1971). Sul piano stilistico si possono rilevare in esse variazioni di uno stesso impianto, fatto di immagini pregnanti, di una fortissima concentrazione semantica, di una scelta lessicale precisa, ricercata, che anche nella commistione di linguaggi tende al tono alto. Da una raccolta all altra cambiano invece i temi, gli scenari e le figure ispiratrici . Negli Ossi di seppia il paesaggio roccioso e assolato della Liguria è dominante con la sua aridità, che trova riscontro nell animo del poeta, nella sua solitudine, nel suo « male di vivere a cui è concessa talvolta una tregua quando un « miracolo riesce a far intravedere un senso nelle cose. Il pessimismo o, meglio, la lucida consapevolezza di Montale si acuisce nelle Occasioni, in cui sullo sfondo di paesaggi diversi emergono figure femminili lontane, enigmatiche ma portatrici di speranza, e si sviluppa il tema della donna-angelo. Nella Bufera e altro affiora però lo sgomento di fronte ai lutti personali e agli orrori della guerra. La figura femminile, che qui ha nome Clizia, rafforza il suo potere salvifico facendosi «visiting angel , novella Beatrice chiamata a portare luce nel buio della Storia. In Satura i temi sono molteplici e il tono si abbassa accogliendo termini del linguaggio quotidiano. Quest ultima raccolta comprende gli Xenia dedicati alla moglie morta. \ OSSI DI SEPPIA 976 Pubblicati nel 1925 e poi con varianti nel 1928, nel 1931 e nel 1942, gli Ossi di seppia costituiscono uno dei grandi paesaggi dell anima della lirica europea del Novecento. Attraversato l ingombrante modello dannunziano, Montale riprende motivi e inclinazioni di altri poeti della tradizione italiana, da Leopardi a Pascoli, al Dante delle rime petrose, a vociani come Rebora e Sbarbaro. Gli «ossi di seppia del titolo, conchiglie ridotte alla candida essenzialità e restituite inerti dal mare alla spiaggia, rappresentano un perfetto correlativo oggettivo dello stato d animo dominante nella raccolta: la lucida coscienza di un «male di vivere che non ha vie d uscita. La ricerca di un significato dell esistenza, che tormenta il poeta, si arena di fronte a una realtà percepita come falsa e assurda da cui non resta che sottrarsi, riconoscendo stoicamente di volta in volta «ciò che non siamo, ciò che non vogliamo . Nell accettazione del destino amaro che la vita riserva, uniche brevi felicità sono le epifanie di un senso e di una verità delle cose che ci sorprendono a tratti, e unico rimedio sembra essere un atteggiamento distaccato che assomiglia alla « divina Indifferenza .

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi