Il periodo milanese

Il primo Novecento in sintesi Nel 1929 è chiamato a dirigere il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, da cui verrà licenziato nel 1938 per aver rifiutato di prendere la tessera del Partito fascista. Fra il 1938 e il 1946 scrive articoli per numerosi periodici, pubblica due ulteriori edizioni degli Ossi di seppia e la seconda raccolta di poesie: Le occasioni. Nel 1944 aderisce al Comitato di liberazione nazionale toscano e per un breve periodo al Partito d azione. nosce il poeta angloamericano Thomas Stearns Eliot, che nel 1928 pubblica sulla sua rivista The Criterion un importante lirica di Montale, Arsenio. Quest ultima viene compresa nella seconda edizione degli Ossi di seppia, che esce nello stesso 1928 a Torino, presso l editore Ribet, con una lusinghiera introduzione del critico Alfredo Gargiulo. Seguirà nel 1931 una terza edizione (Lanciano, Carabba Editore) che anticiperà i primi frutti di una nuova stagione creativa, riuniti l anno successivo nella piccola raccolta La casa dei doganieri e altri versi, stampata per l editore Vallecchi di Firenze. Il lavoro al Gabinetto Vieusseux e le difficili relazioni sentimentali Dalla primavera del 1929 Montale è chiamato a dirigere il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, un prestigioso ente culturale fondato nel 1819 a Firenze dal banchiere ed editore di origine ginevrina Giovan Pietro Vieusseux. Qui Montale conosce nel 1933 la giovane dantista statunitense Irma Brandeis, con cui intreccia un intensa relazione amorosa, nonostante le rare occasioni d incontro. Nel 1938, quando il governo fascista promulga le leggi razziali, Irma è costretta, in quanto ebrea, a tornare in America, e propone a Montale di seguirla. Lui non riesce a decidersi: accusa la poesia di aver sostituito la vita, annullando le sue certezze e rendendolo incapace di agire. Alla fine sceglie di non partire, trattenuto soprattutto dal legame già esistente con Drusilla Tanzi, soprannominata la Mosca, la quale, temendo di essere abbandonata dal poeta, tenta due volte il suicidio. Sempre nel 1938 viene licenziato dal Gabinetto Vieusseux per aver rifiutato di prendere la tessera del Partito fascista. In uno stato di profonda prostrazione lavora alla seconda raccolta di poesie, Le occasioni, che esce nell ottobre del 1939, in concomitanza con lo scoppio della Seconda guerra mondiale. La guerra e l effimero impegno politico Durante la guerra Montale si dedica alle traduzioni dallo spagnolo e dall inglese e intensifica l attività giornalistica. Suoi articoli e poesie compaiono su Domus , Corrente , Primato e su numerosi altri periodici, mentre un gruppo di versi già editi viene raccolto in Finisterre, un libriccino che esce in Svizzera nel giugno del 1943. Dopo la caduta del fascismo collabora con le forze clandestine che nell agosto del 1944 liberano Firenze dai nazifascisti. In seguito aderisce al Comitato di liberazione nazionale toscano e al Partito d azione, di impostazione liberalprogressista, dal quale però esce già nel 1946. Nel referendum di giugno sostiene la Repubblica, ma è deluso dall atmosfera politica che si è determinata. Decide così di porre fine alla breve parentesi di impegno civile, durante la quale scrive per Mercurio , Il Ponte , Il Politecnico e soprattutto per il quindicinale politico-letterario Il Mondo , del quale nel 1945 figura tra i fondatori. Il periodo milanese Nel 1948 si trasferisce a Milano insieme a Drusilla Tanzi, detta la Mosca, la donna con cui vive da dieci anni e che sposerà nel 1962. A Milano è assunto come redattore al Corriere della Sera e poi come critico musicale al Corriere d Informazione . Nel 1956 esce la sua terza raccolta di poesie: La bufera e altro. 922 La carriera giornalistica Nella primavera del 1948 Montale viene assunto come redattore al Corriere della Sera e si trasferisce da Firenze a Milano con Drusilla. Viaggia molto, soggiornando più volte a Parigi e trascorrendo le estati a Forte dei Marmi, in Versilia. Nel 1954 accetta l incarico di critico musicale al Corriere d Informazione (edizione pomeridiana del Corriere della Sera ), che mantiene sino al 1967 e che gli consente di coltivare, sebbene indirettamente, la sua antica passione per la musica. Continua a comporre versi, sollecitato dall incontro con la poetessa Maria Luisa Spaziani, poi soprannominata la Volpe, alla quale dedica i Madrigali privati. Insieme a Finisterre e ad altre poesie, essi confluiscono nella terza raccolta di Montale, La bufera e altro, pubblicata nel 1956. Nello stesso anno esce una scelta di racconti e prose, Farfalla di Dinard.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi