Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 45 50 55 Ho ripassato le epoche della mia vita Questi sono i miei fiumi 60 Questo è il Serchio al quale hanno attinto duemil anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre. Questo è il Nilo che mi ha visto nascere e crescere e ardere d inconsapevolezza nelle estese pianure 42 ripassato: ripercorso nella memoria. 47 Serchio: fiume della Toscana che scor- re per gran parte nel solco compreso tra le Alpi Apuane e l Appennino. Tra le varie località, tocca anche Lucca, la città di cui erano originari i genitori del poeta. 48 hanno attinto: hanno preso l acqua per irrigare i campi. 55 ardere d inconsapevolezza: infiammar- Questa è la Senna e in quel suo torbido mi sono rimescolato e mi sono conosciuto Questi sono i miei fiumi contati nell Isonzo 65 Questa è la mia nostalgia che in ognuno mi traspare ora ch è notte che la mia vita mi pare una corolla di tenebre mi per le passioni dell adolescenza, vissute in modo inconsapevole. 56 estese pianure: quelle del deserto che si apriva non lontano da Alessandria d Egitto, città natale del poeta. 58 suo torbido: il termine può avere valenza sia letterale sia metaforica. Nel primo caso allude alle acque sporche e non trasparenti del fiume; nel secondo fa rife- rimento alla varietà di persone e di esperienze della vita parigina, in cui Ungaretti si immerse da giovane. 60 mi sono conosciuto: sono maturato. 62 contati: rintracciati ed enumerati. 64 ognuno: si intende di quei fiumi. 65 traspare: dalle limpide acque dell Isonzo. Dentro il TESTO Una pausa di meditazione L abbandono alla vita cosmica 840 I contenuti tematici Posta quasi al centro della sezione Il porto sepolto, la lirica I fiumi rappresenta un prezioso compendio della poetica di Ungaretti. L autore sembra concedersi una pausa dalla scrittura in presa diretta dei primi componimenti, annotati in trincea, quasi per far sedimentare il dolore incontrollabile che vi ha trovato espressione. Ora ricorda tutte le sue esperienze, ricompone le diverse fasi di una vita divisa tra differenti identità, abbozza un faticoso bilancio esistenziale a partire dalle proprie radici. Ma perché i fiumi? I fiumi non sono soltanto un immagine che riassume i luoghi fisici in cui si è svolta l esistenza di Ungaretti e che si congiungono (nella mente del poeta) nel luogo in cui la vita coincide con la morte. Essi sono in realtà una metafora* per indicare la corrente della vita. Possiamo così immaginare il poeta che, nelle pause fra gli strazi della guerra, svolge un dialogo con sé stesso. Nell albero a cui si tiene egli scorge la sofferenza inferta dai colpi che hanno piegato l umanità e pervaso tutta la natura, inerme e sbigottita: ecco perché l albero è mutilato (v. 1). Tutto intorno regna un senso di squallore e di vaga irrealtà, come in un circo / prima o dopo lo spettacolo (vv. 4-5). In questo intervallo di sospensione il poeta è disteso nell acqua, si è arreso alla consolante sensazione di una pace e di una serenità improvvise e si concede una sorta

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi