La rivoluzione espressiva

Il primo Novecento in sintesi Le serate futuriste Assai efficaci si rivelano, infine, le serate futuriste , veri e propri happening, forme d arte-spettacolo basate sull improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico. Dalle scene teatrali i Futuristi declamano poesie, recitano manifesti, presentano quadri e provocano gli spettatori ricoprendoli di improperi e insultandoli ai primi segni di disapprovazione. Ne scaturisce inevitabilmente una chiassosa gazzarra con zuffe e lanci di uova, ortaggi e oggetti. Il clamore e la pubblicità gratuita su tutti i giornali sono così assicurati. I principali manifesti futuristi Data Primi firmatari Fondazione e Manifesto del Futurismo 1909 F.T. Marinetti Uccidiamo il chiaro di luna! 1909 F.T. Marinetti Manifesto tecnico dei pittori futuristi 1910 U. Boccioni, C. Carrà, L. Russolo, G. Balla, G. Severini Manifesto dei musicisti futuristi 1911 F. Balilla Pratella Manifesto tecnico della letteratura futurista 1912 F.T. Marinetti Manifesto tecnico della scultura futurista 1912 U. Boccioni Manifesto dell architettura futurista 1914 A. Sant Elia Il vestito antineutrale 1914 G. Balla Ricostruzione futurista dell universo 1915 G. Balla, F. Depero Il teatro futurista sintetico 1915 F.T. Marinetti, E. Settimelli, B. Corra Manifesto della cinematografia futurista 1916 F.T. Marinetti, E. Settimelli, B. Corra, A. Ginna, G. Balla, R. Chiti Manifesto della danza futurista 1917 F.T. Marinetti Il tattilismo 1921 F.T. Marinetti Manifesto della cucina futurista 1930 F.T. Marinetti Manifesto della fotografia futurista 1930 F.T. Marinetti, Tato La rivoluzione espressiva Ai nuovi temi e contenuti privilegiati dai Futuristi le folle, le metropoli, le officine, le macchine (locomotive, aeroplani, automobili) si adegua un nuovo stile, sintetico, essenziale, incurante delle regole sintattiche e grammaticali: così come nei versi si afferma il verso libero, nella prosa il periodo si semplifica; la tecnica del paroliberismo, o delle «parole in libertà , comporta l abolizione di aggettivi, di avverbi, della punteggiatura e dell ortografia. Nuovo stile Per rappresentare la vita convulsa dell umanità moderna, i Futuristi sentono l esigenza di una tecnica estetica inedita. Il lessico e le regole grammaticali e sintattiche tradizionali, inadeguati a cogliere la realtà, devono essere sostituiti da soluzioni espressive diverse, che comportino una modernizzazione della lingua parallela e coerente alle dinamiche sociali e alle innovazioni tecniche con le quali il progresso si afferma e si esprime. I procedimenti stilistici Dopo aver promosso l uso del verso libero, Marinetti insiste in un primo momento soprattutto sulla necessità di individuare contenuti e temi adatti ai tempi: le «grandi folle agitate dal lavoro , le «stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano , le «officine , i «piroscafi , le «locomotive e gli «aeroplani cantati nel Manifesto di fondazione. In un secondo momento, invece, avverte l esigenza di uno stile che sappia dar conto di tutte le sensazioni dell individuo contemporaneo. Con il Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) egli tenta di fornire le indicazioni concrete per disporre «parole in libertà , restituendo a esse vitalità e spontaneità ed emancipandole dalla «prigione del periodo (principali, coordinate, subordinate). L «immaginazione senza fili Nel «paroliberismo rigettate le parti qualificative del discorso, come gli aggettivi e gli avverbi, che rallentano e complicano la comunicazione bisogna disporre «i sostantivi a caso, come nascono , senza alcun legame grammaticale e 788

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi