Un poeta grande, ma non moderno, di Guido Guglielmi

Il secondo Ottocento LETTURE critiche Un poeta grande, ma non moderno di Guido Guglielmi Sono molte le ragioni per le quali oggi la poesia di Carducci viene percepita come inattuale. Secondo Guido Guglielmi (1930-2002) la principale sta nel suo essere troppo legata alla temperie risorgimentale. Tale vincolo contingente spiega la fiducia che il poeta riservava ai suoi versi, ai quali egli affidò il compito di incarnare istanze e speranze diffuse nella società italiana postunitaria. Per Guglielmi, questa adesione al proprio tempo e il credo conseguente nella funzione morale, civile e politica della parola hanno spinto Carducci fuori dalla modernità. Il problema di Carducci, secondo me, è capire come mai un poeta che ha scritto alcune grandi poesie, alcune importanti poesie, alcune forti poesie adesso non so come dire meglio ha anche scritto molta poesia che non piace, che non piace a nessuno (probabilmente non piace neppure ai carducciani). E mi riferisco, per così dire, all aspetto monumentale, antiquario, eloquente, enfatico della sua poesia. Qual è il meccanismo che ha portato un poeta, dotato come il Carducci, anche verso una strada che è la più datata, la meno recuperabile storicamente? Naturalmente si tratta di una poetica classicistica; ma un grandissimo classicista era il Leopardi, e certo Carducci è nella linea del Leopardi, e del Foscolo, e del Parini. Ma un Leopardi, se andiamo a rileggerci lo Zibaldone, magari fin dalle prime pagine, ha chiara l idea della fine della grande tradizione che amava. Leopardi si domandava se un grandissimo scrittore (che poi era egli stesso) potesse mai sperare di essere capito dai contemporanei; aveva il senso tragico della fine del mondo classico, nel momento in cui lo riassumeva e gli dava una complessa e modernissima ripresa. Ora, Carducci nasce qualche decennio dopo, rinnova il programma classicistico e lo porta avanti cadendo in quello che ho chiamato il monumentale; e questo in una parte che è strutturale della sua poesia, e che non si deve distinguere astrattamente dalla parte più felice, cioè quella che sente il parnassianesimo1 e le correnti moderne. Carducci, infatti, magari se ne difende, le registra negativamente, ma non è affatto insensibile ad esse [...]. Come spiegare tutto questo? Diciamo che il monumentale di Carducci è lo stesso monumentale che diventato liberty servirà al D Annunzio. Naturalmente il D Annunzio compirà un operazione in più, farà un ulteriore passo dall antichità, per così dire, all anticaglia2 rispetto al Carducci; Carducci crede invece ancora nel mondo classico, e almeno in una ideale possibilità di restaurazione. [...] Vero è ed è probabilmente qui il punto della sua particolarità che Carducci è un uomo, uno spirito del Risorgimento [...]. E tra i miti del Risorgimento c è quello dell organicismo, il mito epico di una società culturalmente unitaria. Sicché la parola che è morta del Carducci, è la parola solidale, non dico con l architettura politica, ma con l immaginaria architettura politica che è l ideologia risorgimentale. E insomma la particolarità della situazione italiana che ha portato il Carducci, pur grande poeta, in una posizione di 1 parnassianesimo: movimento poetico apparso in Francia nella seconda metà del XIX secolo, il cui scopo era reagire agli ecces- 76 si romantici, rigettare l impegno sociale e politico dell artista e ricercare la bellezza nella poesia. 2 anticaglia: oggetto antico, espressione di un gusto archeologico e monumentale.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi