Il tesoro della letteratura - volume 3

[ ] l incomunicabilità, del doppio , della follia trovano negli oltre quaranta drammi di cui è autore espressione via via più forte e originale. Dopo alcuni primi esperimenti di teatro dialettale, il suo superamento del dramma borghese naturalistico si attua attraverso la fase del grottesco , con opere come Il piacere dell onestà o Il giuoco delle parti nelle quali i personaggi sono contraddittori e il linguaggio si fa frammentario, fino alla fase del metateatro , vera e propria rivoluzione rappresentata dalla cosiddetta trilogia del «teatro nel teatro (Sei personaggi in cerca d autore, 1921; Ciascuno a suo modo, 1924; Questa sera si recita a soggetto, 1930), in cui cade la soglia invisibile che separa il palcoscenico dalla platea e il teatro stesso diventa il protagonista della rappresentazione. IL FU MATTIA PASCAL Uscito a puntate sulla Nuova Antologia nel 1904 e pubblicato in volume nello stesso anno, Il fu Mattia Pascal è considerato il capolavoro di Pirandello, l opera che porta a maturazione la critica radicale al romanzo naturalista e introduce la prima grande incarnazione dell umorismo pirandelliano: il personaggio di Mattia Pascal, un eroe tragicomico, «fuori di chiave , orfano di ogni certezza, protagonista di una vicenda inverosimile. Mattia Pascal vive in un paese immaginario, dove conduce una mesta esistenza tra il lavoro in una polverosa biblioteca e una convivenza familiare litigiosa ed esasperante. Di ritorno da un viaggio, legge su un giornale la notizia che i suoi parenti lo hanno riconosciuto nel cadavere di un suicida morto annegato. La notizia, accolta lì per lì con sbalordimento e stizza, gli suggerisce però subito l idea esaltante di sfruttare la sua presunta morte per cominciare una nuova vita. Non ritorna al suo paese ma, assunto il nome di Adriano Meis, dopo aver girovagato per l Europa, si stabilisce a Roma in una stanza affittata nella casa di un bizzarro personaggio, teosofo e spiritista. Qui comincia a manifestare i primi segni di inquietudine per l inconsistenza della sua posizione, di cui si rende drammaticamente conto quando, innamoratosi della figlia del suo ospite, vorrebbe chiederle di sposarlo ma non lo può fare perché non è più Mattia e non è in verità neanche Adriano. Per uscire dalla «trappola in cui si è cacciato, decide allora di inscenare un secondo suicidio, il suo ossia di Adriano Meis questa volta, e di tornare al paese e farsi riconoscere pubblicamente. Ma qui lo attende la sorpresa che la moglie si è risposata e ha avuto una figlia dal nuovo marito. Ora Mattia è davvero «il fu Mattia Pascal : si ritira nella biblioteca per scrivere le sue memorie (dove lo troviamo in apertura di romanzo, nelle vesti di narratore interno) e ogni tanto va al cimitero a deporre un fiore sulla propria tomba. 707

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi