Il tesoro della letteratura - volume 3

PALESTRA di SCRITTURA 40 45 50 55 60 65 70 75 tutti stizziti nell orgasmo della curiosità, che durò parecchi e parecchi giorni. Né più fortunato degli altri fu l amico Lodoletta che venne a intervistarmi per il Foglietto. Invano, per commuovermi, per tirarmi a parlare mi portò una copia del suo giornale di due anni avanti, con la mia necrologia. Gli dissi che la sapevo a memoria, perché all Inferno il Foglietto era molto diffuso. «Eh, altro! Grazie caro! Anche della lapide Andrò a vederla, sai? Rinunzio a trascrivere il suo nuovo pezzo forte della domenica seguente che recava a grosse lettere il titolo: mattia pascal è vivo! Tra i pochi che non vollero farsi vedere, oltre ai miei creditori, fu Batta Mala gna,5 che pure mi dissero aveva due anni avanti mostrato una gran pena per il mio barbaro suicidio. Ci credo. Tanta pena allora, sapendomi sparito per sempre, quanto dispiacere adesso. Sapendomi ritornato alla vita. Vedo il perché di quella e di questo. E Oliva?6 L ho incontrata per via, qualche domenica, all uscita dalla messa, col suo bambino di cinque anni per mano, florido e bello come lei: «mio figlio! Ella mi ha guardato con occhi affettuosi e ridenti, che m han detto in un baleno tante cose Basta. Io ora vivo in pace, insieme con la mia vecchia zia Scolastica, che mi ha voluto offrir ricetto7 in casa sua. La mia bislacca avventura m ha rialzato d un tratto nella stima di lei. Dormo nello stesso letto in cui morì la povera mamma mia, e passo gran parte del giorno qua, in biblioteca, in compagnia di don Eligio, che è ancora ben lontano dal dare assetto8 e ordine ai vecchi libri polverosi. Ho messo circa sei mesi a scrivere questa mia strana storia, ajutato da lui. Di quanto è scritto qui egli serberà il segreto, come se l avesse saputo sotto il sigillo della confessione. Abbiamo discusso a lungo insieme su i casi miei, e spesso io gli ho dichiarato di non saper veder che frutto se ne possa cavare. «Intanto, questo, egli mi dice: «che fuori della legge e fuori di quelle parti colarità, liete o triste che sieno, per cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere Ma io gli faccio osservare che non sono affatto rientrato né nella legge, né nelle mie particolarità. Mia moglie è moglie di Pomino, e io non saprei proprio dire ch io mi sia. Nel cimitero di Miragno, su la fossa di quel povero ignoto che s uccise alla St a, c è ancora la lapide dettata da Lodoletta: COLPITO DA AVVERSI FATI MATTIA PASCAL BIBLIOTECARIO CVOR GENEROSO ANIMA APERTA QVI VOLONTARIO RIPOSA LA PIET DEI CONCITTADINI QVESTA LAPIDE POSE 5 Batta Malagna: l amministratore dei beni dei Pascal. 6 Oliva: compaesana di Mattia, aveva da lui segretamen- te avuto un figlio, ma poi aveva sposato Batta Malagna. 702 7 ricetto: ospitalità. 8 assetto: sistemazione.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi