Il conflitto e le contraddizioni del mondo e dei personaggi

Il primo Novecento LETTURE critiche Il conflitto e le contraddizioni del mondo e dei personaggi pirandelliani di Lucio Lugnani Non solo vita e forma : come osserva in questo brano critico Lucio Lugnani, la produzione pirandelliana, in particolare quella novellistica, si sviluppa sempre lungo l asse della contraddizione. I personaggi si muovono agitati da un perenne conflitto, tentando di fuggire da un mondo claustrofobico o di aderirvi bloccando e inibendo pulsioni e ribellioni; il desiderio della vita urta continuamente con la tentazione del la morte; un infinità di altre coppie si scontra vanamente, ora l anima contro il corpo, ora la follia contro la saggezza, ora la verità contro la finzione e così via. Comprendere il PENSIERO CRITICO 1 Da che cosa è segnato, secondo Lugnani, l universo di Pirandello? 2 Quali dicotomie discendono da quella archetipica vita-morte? 696 La contraddizione è la stella doppia che presiede all universo narrato pirandelliano e che sprigiona l energia che lo muove. Quel mondo è attraversato da conflitti polari non riso lubili, da istanze contrarie non conciliabili, da valori contrapposti che simultaneamen te vigono e guidano le azioni dei protagonisti. perciò un mondo fobico e chiuso, nel quale i personaggi sono tutti reclusi che cercano una via di scampo e di fuga, ora vana mente tentando di sfuggire a un corno della contraddizione col correre ciecamente in contro all altro polo, ora sottraendosi alla coazione ripetitiva e alla costrizione per la via del nulla e con la morte, ora implacabilmente imponendosi un autodisciplina di immo bilità che li tiene bloccati e sospesi fra le due istanze irriducibilmente contraddittorie. La vita e la morte, del resto, la loro definizione e la loro marca assiologica, sono la più pro fonda e sommersa, la più fondante delle contraddizioni. Il corpus oscilla tra un inno alla vita e un complementare elogio della morte, tra un desiderio e una paura della vita la cui intensità e ricorrenza è pari al desiderio e alla paura della morte. La vita è ora bene supre mo, anelito primario, forza sacra e inesauribile, ora il peggiore e il primo dei mali, anzi il male per antonomasia, rapina irrefrenabile, voglia matta e bestiale, condanna antropo logica senza risarcimento né fine. Complementarmente, la morte è ora termine insensa to della vita, orrore del vuoto, immobilità fredda, pesante, insensibile, ora è leggerezza, liberazione, emancipazione, evasione, sogno di rinascita e di ricongiungimento all unità indivisa e indistinta del cosmo. Da questi valori ancipiti della vita e della morte discen dono altre coppie di contrari che la riproducono e infinitamente la replicano nell ordine del reale e del soggettivo: l anima e il corpo, l imperturbabilità e la passione, l illusione e la realtà, la sincerità e la finzione, l io e i suoi doppi, la follia e la saggezza. Anche il livel lo antropomorfo dei personaggi riproduce a suo modo questa duplicità ineliminabile e insuperabile, con la enigmatica separazione e contrapposizione dei due sessi: l uomo e la donna, prosopopea incarnata della contraddizione. La popolazione novellistica combat te e si dibatte in questa tagliola che la fa gemere e urlare oppure la fa ostinatamente, di speratamente ragionare; e sogna mondi mitici che ne siano liberi e immuni, sogna, cioè, contraddittoriamente, di non essere quella che è. Lucio Lugnani, Introduzione a Luigi Pirandello, Novelle, Einaudi, Torino 1994

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi