Il tesoro della letteratura - volume 3

[ ] Nel 1898 la speranza del successo è riposta in Senilità, il secondo romanzo che racconta di un inetto invecchiato , Emilio Brentani. Nel tentativo di evadere dalla sua grigia realtà, tra illusioni e menzogne, egli si ritrova solo e rassegnato alla miseria, incapace di affrontare la vita. La coscienza della crisi è ben presente nell opera sveviana, ma nessuna soluzione è proposta: non esistono alternative. L autore non coltiva utopie né aderisce a specifiche inclinazioni politiche; anche i pensieri di filosofi e scienziati di cui subisce l influenza vengono assimilati criticamente e rielaborati. Svevo guarda alla realtà senza ipocrisie né finzioni e, tramite l azione chiarificatrice della scrittura, la analizza, la svela, la approfondisce. La scrittura è terapia, è mezzo di purificazione interiore e non più un mestiere. Per questo Svevo, borghese socialmente integrato, la pratica con assoluto riserbo, consapevole della valenza trasgressiva e rivoluzionaria di cui essa è carica. LA COSCIENZA DI ZENO La coscienza di Zeno (1923) è il romanzo italiano che meglio rappresenta la crisi di certezze e di valori tipica del primo Novecento. L opera appare come un memoriale scritto in prima persona in uno stile antiletterario . I 6 capitoli tematici sono preceduti da una Prefazione, firmata da un certo dottor S., lo psicanalista, e da un Preambolo, scritto invece dal protagonista stesso. Questo è Zeno Cosini che, in una sorta di auto-analisi scritta per ordine del dottor S., ripercorre i momenti salienti della sua vita, intersecando ricordi, sensazioni e immagini che risultano così compresenti nella sua coscienza. Zeno è un inetto incapace di vivere un esistenza positiva e costruttiva. é lui il narratore, inattendibile, che con ironia scrive ciò che gli torna in mente: il vizio del fumo (il sintomo più vistoso del suo male di vivere ); il problematico rapporto con il padre; il matrimonio con Augusta Malfenti; la rivalità con il cognato Guido Speier; la fondazione di una società commerciale che, giunta sull orlo del fallimento a causa di una cattiva conduzione degli affari da parte del vincente Speier, viene salvata proprio da Zeno. Sul finale, l inetto si rivela il vero vincitore , in grado di assumere il controllo della situazione grazie alle sue capacità di adattamento. Dopo aver cercato per tutta la vita figure sane , Zeno capisce che la presunta salute può essere sinonimo di ottusità e stupidità, mentre la sua consapevolezza gli permette di comprendere che la diversità è un elemento di forza. Egli impara a convivere con la malattia ed è questo che lo porta a guarire, non la terapia del dottor S. La conclusione del romanzo, sotto forma di diario , è un forte attacco al dottore e alla psicanalisi che, tuttavia, è la tematica centrale del romanzo. 627

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi