Il tesoro della letteratura - volume 3

L epoca e le idee in sintesi Il regime fascista riduce lo spazio dei dialetti per sostenere l alfabetizzazione dei ceti popolari. Le organizzazioni collettive e i mezzi di comunicazione di massa operano una pianificazione espressiva, contribuendo a imporre una fraseologia e un lessico rigidamente tipizzati. Dall inizio degli anni Venti, il fascismo contrasta i termini provenienti dalle lingue straniere e propone parole sostitutive o adattamenti. La politica linguistica del fascismo Negli anni tra le due guerre, la politica linguistica del regime fascista mira a favorire la crescente alfabetizzazione dei ceti popolari riducendo sensibilmente lo spazio dei dialetti. L inquadramento degli studenti e dei giovani nelle organizzazioni di partito, la partecipazione alle competizioni sportive, i riti collettivi e le occasioni pubbliche create ai fini del consenso, la politica assistenziale e ricreativa a favore dei meno abbienti (si pensi alle colonie estive per i figli degli operai) sono alcune delle iniziative messe in atto dal regime per uniformare, anche linguisticamente, le abitudini degli italiani. La radio, la stampa quotidiana e in genere tutti gli strumenti di comunicazione di massa cooperano all interno di questa strategia di pianificazione espressiva: l oratoria, le canzoni popolari, le parole d ordine diffuse nelle piazze e nei comizi di Mussolini, le battaglie ideologiche quali l uso del pronome voi (considerato popolare e antiborghese) al posto del lei (inviso perché reputato classista e gerarchico) si rivelano determinanti nell imporre all italiano medio una fraseologia e un lessico standardizzati. Si diffondono veri e propri stereotipi di cui oggi possiamo cogliere l involontaria comicità vedendo i documentari dell Istituto Luce dell epoca e ascoltandone il commento retoricamente stentoreo. Riprendendo il divertente resoconto di un giornalista di quegli anni, il linguista Tullio De Mauro evidenziava come una manifestazione non potesse che essere «ardente , un invocazione «travolgente , una fede «indefettibile , un grido «formidabile oppure «entusiastico . L autarchia che contraddistingue la dittatura a partire dalla fine degli anni Venti accentua infine l indirizzo puristico impresso all educazione linguistica. Nel tentativo di arrestare l impiego dei forestierismi, nel 1940 l Accademia d Italia propone addirittura una serie di sostituzioni o adattamenti: lo chauffeur diventa l «autista , il garage la «rimessa , l hotel l «albergo e così via. Ritratto di scolaresca femminile, con insegnanti e bidelli, 1880-1900 ca. 495

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi