Il tesoro della letteratura - volume 3

Finestra sul CONTEMPORANEO e il desiderio di stabilità, tra la coscienza individuale e la natura del cosmo in cui viviamo. Nelle raccolte degli anni successivi (ricordiamo Nel magma e Al fuoco della controversia, edite rispettivamente nel 1963 e 1978) si fa più serrato il confronto con la contemporaneità e, con esso, si accentua la tensione polemica nei confronti di una società desertificata , nella quale l io percepisce un senso profondo di disagio e di disorientamento. Nominato senatore a vita nel 2004, Luzi muore a Firenze nel 2005. Luzi e l incanto della parola dannunziana proprio la stagione ermetica quella in cui, accanto alle riprese della poesia simbolista di un Mallarmé, si indovinano più facilmente gli echi dannunziani. Come nota la studiosa Niva Lorenzini, le prime raccolte sono piene di «lattici notturni , di «aduste Orse , di «mani lente che «colgono i neri fiori dell Ade , di «mani estenuate , immagini che il giovane Luzi riprende non solo da Alcyone, ma anche dalla prediletta raccolta Poema paradisiaco: «Il primo incontro con la poesia di d Annunzio rivelerà molti anni dopo, nel 1984 lo ebbi verso il 1927 o 1928 su un antologia ginnasiale. Il testo riportato era Consolazione del Poema paradisiaco. Ne fui affascinato giusta [in conformità a] l effetto, appunto, fascinatorio perseguito dal suo autore. La magia musicale e cromatica spiegò tutto il suo potere e nello stesso tempo rivelò un campo sconosciuto di alchimie possibili mediante la lingua, il verso, il ritmo del verso e della successione dei versi. Forse non conoscevo ancora il significato della parola alchimia e neppure la sua esistenza, ma certo fu di quella specie la mia ammirazione . Di d Annunzio Luzi apprezza la capacità di innovare, di sperimentare metri e ritmi, ma soprattutto di son- 5 10 2-3 ove mare: dove la linea del- l orizzonte congiunge cielo e mare. 13 in lui: in esso. Toyen, A una certa ora, 1963. dare il «potenziale effettivo della parola fino a trascenderla in musica: «Incantatoriamente e mostruosamente d Annunzio ha messo ciascun poeta dopo di lui dinanzi al problema del proprio linguaggio, lo ha costretto a chiedersi come posso parlare, in che lingua è possibile scrivere? . proprio sul versante linguistico che il debito di Luzi è evidente. Lo possiamo verificare leggendo i versi di Alla vita, una poesia tratta dalla raccolta d esordio, La barca (1935). Amici ci aspetta una barca e dondola nella luce ove il cielo s inarca e tocca il mare, volano creature pazze ad amare il viso d Iddio caldo di speranza in alto in basso cercando affetto in ogni occulta distanza e piangono: noi siamo in terra ma ci potremo un giorno librare esilmente piegare sul seno divino come rose dai muri nelle strade odorose sul bimbo che le chiede senza voce. Amici dalla barca si vede il mondo e in lui una verità che precede intrepida, un sospiro profondo 469

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi