Il tesoro della letteratura - volume 3

[ ] e simbolista francese e inglese. Temi nuovi già si affacciano e suggeriscono l originale personalità del giovane poeta, a partire da un accentuata componente sensuale. Nelle opere narrative di questo periodo si avverte, in particolare nelle raccolte di novelle, l influenza del Verismo e del Naturalismo, superati già nel romanzo d esordio, Il piacere, da una decisa adesione ai temi e all ideologia del Decadentismo e dell Estetismo . La seconda fase, che copre un breve arco di tempo, dal 1890 al 1893, e che è stata definita della «bontà , segna un ripiegamento, una svolta spirituale . Sull onda della lettura dei capolavori di Tolstoj e Dostoevskij, d Annunzio scrive i romanzi Giovanni Episcopo e L innocente, incentrati sui motivi del castigo, della colpa e del bisogno di autopunizione e di purificazione; e raccoglie sotto il titolo di Poema paradisiaco componimenti ispirati alla purezza degli affetti semplici, a un ritorno alla natura fatto di raccoglimento e nostalgia. La terza fase, che va fino alle soglie della guerra, è caratterizzata dall ideologia del superuomo : nei romanzi di questo periodo (Trionfo della morte, Le vergini delle rocce, Il fuoco, Forse che sì forse che no) i temi sono la volontà di potenza, gli amori torbidi, i fallimenti esistenziali di personaggi che sono o si credono individui eccezionali; nel ciclo poetico delle Laudi l individualismo, il vitalismo e l imperativo del piacere dominano i componimenti, anche quando il poeta vate si esibisce in retoriche celebrazioni nazionalistiche. Appartengono a questa fase anche le opere teatrali in cui d Annunzio, con l ambizione di rinnovare la tradizione della tragedia greca, rappresenta passioni estreme e logoranti. Delle opere degli ultimi anni si ricordano i pensieri frammentari e sincopati dettati nel 1916, durante il periodo di cecità a cui è costretto dopo un volo di guerra, raccolti sotto il titolo Notturno. ALCYONE Alcyone è considerato il capolavoro di d Annunzio, il punto più alto della sua ricerca letteraria. il terzo libro del ciclo poetico delle Laudi, e come gli altri che lo compongono prende il nome da una stella delle Pleiadi. Pubblicato nel 1903, raccoglie 88 poesie, strutturate come il diario di un esperienza realmente vissuta, ma liricamente trasfigurata: un estate trascorsa lungo il litorale toscano, tra il mare e un paesaggio di pinete e monti. D Annunzio sviluppa qui il motivo del panismo, la comunione dell io con la natura, in termini mitici; il poeta si spoglia della dimensione umana, ne oltrepassa i limiti impadronendosi, attraverso i sensi, della segreta e pulsante energia della natura, da cui acquista una nuova forza: si fonde con il mare, i fiumi, la pioggia, gli alberi. Da questa metamorfosi ricava un ebbrezza soprannaturale e divina, che rende con una libertà di soluzioni stilistiche e con un virtuosismo che tende al sublime. 465

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi