L’OPERA - Alcyone

L opera Alcyone T7 La sera fiesolana T8 La pioggia nel pineto T9 Stabat nuda Aestas T10 Nella belletta in sintesi Unanimemente considerato il capolavoro di d Annunzio, Alcyone rappresenta il punto più alto della sua ricerca letteraria. Il poeta riesce a cogliere, a contatto con il paesaggio estivo, le più sottili e musicali note della natura, immergendosi in essa. Il suo sogno di divinizzare l uomo attraverso i sensi e il mito si attua traducendo la parola in musica e facendo fluire immagini e impressioni in una rarefatta atmosfera di elegante suggestione. I versi di Alcyone, liberi dai riferimenti eruditi che caratterizzano altre opere del poeta, segnano un punto di partenza di molte esperienze liriche del Novecento italiano, che non potranno prescindere dalle innovazioni metriche e linguistiche presenti nella raccolta. La struttura dell opera Alcyone è il terzo libro del ciclo poetico delle Laudi, e come gli altri che lo compongono prende il nome da una stella delle Pleiadi. Pubblicato nel 1903, raccoglie 88 poesie, strutturate come il diario di un esperienza realmente vissuta, ma liricamente trasfigurata: un estate trascorsa lungo il litorale toscano, tra il mare e un paesaggio di pinete e monti. La raccolta è divisa in cinque sezioni che scandiscono la parabola della stagione estiva, dall attesa del suo arrivo al triste presagio del suo declino verso l autunno. Il diario di un estate Alcyone è il terzo libro del ciclo poetico delle Laudi: come gli altri che lo compongono ( p. 405), anche questo prende il nome da una stella delle Pleiadi. Pubblicato nel dicembre del 1903 (ma datato 1904), il volume raccoglie 88 poesie, strutturate come un vero e proprio diario, un libro organico e non un insieme di componimenti lirici isolati. La struttura dell opera è infatti ricca di simmetrie, corrispondenze e continui richiami, che collaborano allo scopo di narrare un esperienza realmente vissuta, ma trasfigurata in poesia: un estate trascorsa lungo il litorale toscano, tra il mare e un paesaggio di pini, boschi e monti. L inizio della stesura delle liriche risale al giugno del 1899, quando d Annunzio, in compagnia di Eleonora Duse, fa ritorno, dopo un periodo di viaggi, alla quiete della villa La Capponcina, a Settignano. Qui, abbandonando per un momento gli atteggiamenti oratori, egli intende celebrare l estate nella sua evoluzione, dalla fine della primavera all apparire dell autunno. La struttura del libro, diviso in 5 sezioni, segue infatti la parabola della stagione: l attesa dell estate, corrispondente al mese di giugno (prima sezione); la sua esplosione, nei primi giorni di luglio (seconda sezione); il pieno rigoglio, alla fine di luglio e ai primi di agosto (terza sezione); il culmine dell estate e i presagi autunnali, tra la metà di 433

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi