I generi e i luoghi

Il secondo Ottocento in sintesi I generi e i luoghi La mappa dei generi La prosa Nel sistema dei generi letterari, il secondo Ottocento celebra il primato del romanzo. Già nella prima metà del secolo esso aveva saputo esprimere gli interessi del pubblico borghese attraverso una generosa offerta di generi: racconti di formazione e vicende storiche, fantastiche, sentimentali, gotiche, avventurose. Successivamente, sull esempio del modello francese, anche nella narrativa italiana si sviluppa il filone realista, trasformatosi presto in Verismo. La Scapigliatura nasce a Milano e si caratterizza per l atteggiamento ribelle e provocatorio dei suoi protagonisti. In prosa si ricordano Cletto Arrighi, Igino Ugo Tarchetti e Carlo Dossi. Si tratta di autori anticonformisti, attratti dal macabro, dal fantastico, dal brutto . Le prose giornalistiche si ispirano al realismo: per scandalizzare, l arte deve documentare gli aspetti più orribili della civiltà industriale. All interno della Scapigliatura si possono trovare le prime tracce del Verismo: a Milano risiedono e si formano i siciliani Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico De Roberto, che rielaborano il Naturalismo francese di mile Zola. Il Verismo influenza anche i principali romanzieri del Decadentismo italiano, Gabriele d Annunzio e Antonio Fogazzaro. La trasgressione scapigliata Una prima, importante istanza di rinnovamento rispetto alla tradizione romantica è rappresentata dalla Scapigliatura, un movimento culturale sorto nel Nord Italia (soprattutto a Milano, ma anche in Piemonte), che si contraddistingue per l atteggiamento ribelle dei suoi protagonisti; nell ambito della prosa, vanno ricordati i nomi di Cletto Arrighi (1830-1906), Igino Ugo Tarchetti (1839-1869) e Carlo Dossi (1849-1910). Anticonformisti, spregiudicati, ma non privi di nostalgiche tenerezze, essi sono autori di opere narrative nelle quali dominano il gusto del macabro e del fantastico e una sconcertante e provocatoria ricerca del brutto , in conseguenza di una concezione dell arte come espressione della vita reale. però soprattutto nelle prose giornalistiche degli Scapigliati che è possibile rintracciare le prime rivendicazioni di realismo: pur di scandalizzare il pubblico benpensante, l arte non si deve far scrupolo di descrivere quanto vi è di orrendo e turpe nella civiltà industriale e deve documentare l esistenza abbrutita di poveri e diseredati. Da questo desiderio di «cantare il vero nella sua immagine più cruda e macabra, nasce un accesa polemica contro Manzoni, simbolo di una concezione idealistica ed edificante della letteratura. La narrazione verista Anche se il realismo scapigliato manca di carattere programmatico e di precisi presupposti teorici, tuttavia riveste una certa importanza per gli sviluppi della narrativa italiana. Non è un caso, per esempio, che proprio all interno del movimento scapigliato si possano individuare i primi indizi dell altro movimento fondamentale della letteratura postunitaria: il Verismo. A Milano, infatti, avviene l apprendistato dei due massimi protagonisti della nuova corrente letteraria, Luigi Capuana (1839-1915) e Giovanni Verga (1840-1922), a cui più tardi si aggiunge Federico De Roberto (1861-1927), tutti provenienti dalla Sicilia e capaci di trapiantare, con elementi di novità e di distinzione, il Naturalismo francese, teorizzato e interpretato in quegli anni da mile Zola (1840-1902). Il romanzo decadente L esperienza verista coinvolge, sia pure senza diventare mai una vera e propria scuola, molti dei romanzieri dell epoca, fino a influenzare anche gli esordi di autori destinati poi a seguire altri indirizzi. Tra questi vi è Gabriele d Annunzio (18631938), il cui romanzo Il piacere riecheggia molti aspetti della cultura decadente europea, a partire dall Estetismo. L altro narratore del Decadentismo italiano è Antonio Fogazzaro (1842-1911), il quale approfondisce nelle sue opere l interesse per l interiorità e per i caratteri tormentati dall inquietudine, dalla sensualità e da morbosi o misticheggianti sensi di colpa. I sottogeneri del romanzo Nella seconda metà dell Ottocento, il romanzo diventa inoltre un contenitore ampio e composito di sottogeneri, ciascuno dei quali ha finalità e caratteristiche proprie e un pubblico di riferimento specifico (dal filone psicologico a quello sentimentale, da quello storico a quello d avventura). 42

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi