Il conflitto sociale

L epoca e le idee in sintesi Le classi elevate approfittano dell aumento del benessere e dei progressi scientifici e tecnici. La borghesia domina la scena politica e sociale e determina le politiche liberiste degli Stati, mentre il proletariato si batte per ottenere un miglioramento delle condizioni di vita e la diffusione dei diritti civili. Le nuove metropoli industriali si affollano di immigrati dalle campagne e di poveri, e si avverte la necessità di affrontare la questione sociale . Per difendere gli interessi del proletariato, i lavoratori danno vita ai sindacati e nascono i partiti socialisti. Nel 1864, a Londra si costituisce la Prima Internazionale; al suo interno, i socialisti Karl Marx e Friedrich Engels prevalgono sull anarchico Michail Bakunin. L organizzazione si scioglie nel 1876. Il conflitto sociale Borghesia e proletariato Le trasformazioni dell economia e le tensioni politiche e diplomatiche si accompagnano a un inasprimento delle lotte sociali. Da un lato, le classi elevate godono di una crescente prosperità e i progressi della scienza e della tecnica contribuiscono a creare un clima di ottimismo e spensieratezza: si ha la sensazione di vivere in un periodo di benessere diffuso, che promette una migliore qualità della vita per tutti (non a caso più tardi, a questa fase storica destinata a protrarsi fino alla Grande guerra, soprattutto in ambito francese verrà dato il nome di Belle poque). Dall altro lato, all affermazione della borghesia, che dopo la metà del secolo conquista l egemonia politica e sociale e indirizza l intervento economico degli Stati in senso liberista, corrisponde la crescente richiesta da parte delle masse popolari e delle forze politiche democratiche di un miglioramento delle condizioni di vita e di un estensione dei diritti civili. Si diffonde in questi anni l esigenza di far fronte alla cosiddetta questione sociale , come viene indicata la situazione delle zone rurali e delle periferie delle nuove metropoli industriali (a metà del secolo, Londra ha superato i due milioni di abitanti, Parigi tocca il milione), nelle quali si affolla una massa anonima di operai, di immigrati dalle campagne, di poveri e diseredati. Il movimento dei lavoratori e la sua organizzazione La coscienza della necessità di una maggiore uguaglianza e della difesa degli interessi di questo proletariato urbano e rurale si traduce nella nascita delle prime organizzazioni sindacali e dei primi partiti politici di ispirazione socialista. Nel 1864 viene costituita a Londra l Associazione internazionale dei lavoratori, più nota come Prima Internazionale, con lo scopo di coordinare i movimenti operai, democratici e socialisti sorti nei vari paesi europei. La sua azione è però ostacolata dai contrasti interni, in particolare tra le correnti anarchiche che fanno capo all esule russo Michail Bakunin (1814-1876) e quelle socialiste di Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-1895) i quali, dopo aver assunto la leadership dell organizzazione, ne accelerano infine lo scioglimento (1876), giudicandola uno strumento ormai superato dallo sviluppo dei partiti socialisti nelle singole realtà nazionali. Nel 1871, il governo socialista della Comune di Parigi dura solo due mesi, soppresso dall azione violenta comandata dall Assemblea Nazionale francese. Il mito della Comune La borghesia assiste con preoccupazione ai fermenti e alle tensioni che agitano le società europee. In particolare suscita sgomento l esperienza della Comune di Parigi, il governo ispirato ai princìpi socialisti che prende il potere nel 1871. Pur durando solo due mesi prima di essere soffocata nel sangue dalla repressione decisa dall Assemblea Nazionale francese, essa costituisce il primo capitolo di un conflitto tra borghesia e proletariato destinato a prolungarsi nei decenni successivi. In Italia, il movimento dei Fasci siciliani (1891-1894) viene represso da un duro intervento militare del governo Crispi. Nel 1898, i tumulti del pane terminano con l eccidio di Milano ordinato dal generale Bava Beccaris. Nel 1892 nasce il Partito dei lavoratori italiani (in seguito Partito socialista italiano). Nel 1900, un anarchico uccide re Umberto I: si avvia una stagione politica più moderata, che avrà per protagonista Giovanni Giolitti. La situazione italiana Lo scontro sociale è acuto anche in Italia. Alle prime insurrezioni anarchiche, risalenti alla metà degli anni Settanta, fanno seguito altre iniziative duramente represse, da quelle del movimento dei Fasci siciliani (1891-1894), stroncato con violenza da Crispi, ai cosiddetti tumulti del pane conclusisi con l eccidio di Milano provocato dalle cannonate del generale Fiorenzo Bava Beccaris (1898). Nel frattempo la capacità organizzativa della classe operaia italiana cresce, fino a culminare nella fondazione, nel 1892, del Partito dei lavoratori italiani (poi Partito socialista italiano), di cui Filippo Turati (1857-1932) è il maggiore rappresentante. Con l assassinio di re Umberto I in un attentato avvenuto a Monza per mano di un anarchico, nel 1900, si chiude un periodo segnato dall involuzione illiberale dei governi e si apre una stagione nuova, caratterizzata da una gestione del potere più moderata e conciliante. All inizio del nuovo secolo sarà Giovanni Giolitti (1842-1928) a tentare di ricomporre le tensioni sociali esplose negli ultimi anni dell Ottocento. 31

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi