Il tesoro della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento in sintesi Nel personaggio di Dorian Gray si può vedere la proiezione di Wilde: i due condividono il fascino per la vita mondana, la condotta immorale, la tendenza agli eccessi. Dorian però si spinge oltre e arriva perfino a compiere un delitto pur di nascondere la sua depravazione. L opera può essere letta come l esaltazione della bellezza e dell estetismo in una società gretta e perbenista come quella borghese e come l affermazione dell autonomia dell arte rispetto ai valori morali. mula allora un desiderio: rimarrà per sempre bellissimo come è ritratto nella tela, mentre sarà il dipinto a imbruttirsi e a invecchiare al posto suo, qualsiasi siano le scelte e le azioni che compirà. Il desiderio si avvera, e Dorian conduce un esistenza dissoluta insieme a Henry Wotton, un raffinato lord cinico e senza scrupoli, rifiuta con parole e azioni malvagie l amore di Sybil Vane, una giovinetta buona e pura che forse avrebbe potuto salvarlo, e arriva a uccidere Basil, quando questi gli rimprovera la sua condotta vergognosa. Ma il dipinto, con la sua sola, muta presenza, degenerando a vista d occhio e accumulando su di sé il peso degli anni e dei vizi del protagonista, è la più dura accusa contro Dorian, al quale ricorda l inganno della sua vita corrotta. Alla fine, sopraffatto dall angoscia, egli colpisce il ritratto con un pugnale e, così facendo, muore. La servitù che accorre vede, appeso al muro, il ritratto del padrone, giovane e bellissimo, e sul pavimento il cadavere di un uomo «in abito da sera, con un pugnale nel cuore, appassito, rugoso, orribile in volto. Solo dagli anelli riconoscono chi sia . Le possibili interpretazioni Il significato complessivo dell opera si presta a diverse interpretazioni, anche contrastanti. Dorian Gray incarna il perfetto dandy , cioè l uomo mondano che fa dell eleganza il fine della propria esistenza. In ciò egli rappresenta una maschera o una proiezione dello stesso Wilde, che con i suoi comportamenti eccentrici e contrari alla morale del tempo non si fa scrupolo di scandalizzare la società vittoriana. Ma a un certo punto il personaggio compie un ulteriore passo rispetto all autore: abbandonatosi a ogni vizio e turpitudine, giunge addirittura al delitto. Così, da una parte il romanzo può essere letto come l affermazione dell importanza della bellezza in una società come quella borghese dominata da valori utilitaristici e dell autonomia dell arte rispetto ai criteri della morale. Dall altra, però, è lo stesso Oscar Wilde a riconoscere che nel suo libro una morale c è: «Ogni eccesso, così come ogni rinunzia, reca la propria punizione. Dorian Gray, che ha condotto una vita basata solo sul piacere, cerca di uccidere la coscienza, e in quel momento uccide sé stesso . In altre parole, la pretesa di sacrificare ogni principio etico sull altare dell estetica non può che essere destinata al fallimento. la parola Claude Monet, Dandy con sigaro, 1857. Parigi, Musée Marmottan Monet. 290 Dandy Con questo termine venivano indicati in Inghilterra, fin dall inizio dell Ottocento, gli uomini eleganti, sul modello di lord George Bryan Brummell (1778-1840), considerato arbitro dell eleganza londinese, famoso per la raffinata sobrietà del vestire e la freddezza sprezzante dell atteggiamento. La parola si è poi diffusa nell uso comune con il significato di uomo attento allo stile, al buon gusto, alle belle maniere, che ostenta fastidio per i modi e i costumi borghesi. Controversa è l etimologia: probabilmente si tratta di una forma vezzeggiativa del nome proprio Andrew, Andrea, o di un abbreviazione di jack-a-dandy, elegantone, damerino .

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi