Arthur Rimbaud

Il secondo Ottocento in sintesi Arthur Rimbaud La vita Il poeta nasce a Charleville, nelle Ardenne, nel 1854. Dopo studi brillanti, trascorre un adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali repubblicani. Soggiorna a Parigi tra il 1871 e il 1872, dove frequenta gli ambienti letterari legandosi a Verlaine, con il quale convive in Inghilterra dal 1872 al 1873. Dopo diversi litigi e rappacificazioni, Verlaine fugge a Bruxelles. Rimbaud lo raggiunge, ma si rifiuta di continuare a vivere con lui; ferito da un colpo di rivoltella dall amico, egli riprende la sua vita randagia per l Europa: in Svezia, di nuovo in Inghilterra, in Germania, in Italia. In seguito, i suoi vagabondaggi lo portano fino in Asia e in Africa. Fermatosi in Etiopia a partire dal 1880, trascorre un decennio fra Harrar e Aden, ormai del tutto lontano dalla sua esperienza letteraria, abbandonata all età di vent anni. Ammalatosi di un tumore al ginocchio, nel 1891 si fa rimpatriare e viene operato all ospedale di Marsiglia, dove gli viene amputata la gamba. Muore alla fine di quello stesso anno. Arthur Rimbaud in un disegno di Paul Verlaine, 1872. Collezione privata. Le opere Nella sua prima produzione poetica, Rimbaud si scaglia con violenza contro le istituzioni, la società, la religione. In questa fase anticonformista e ribelle, pubblica il sonetto Vocali. In seguito, egli inaugura una nuova poetica: il poeta, come un veggente, deve riuscire a scoprire e rivelare l assoluto, attraverso una nuova lingua. Nell opera Illuminazioni questa poetica trova realizzazione: immagini che infrangono la logicità della lingua aspirano a esprimere i significati più nascosti e profondi della natura umana. Una stagione all inferno è la sola opera pubblicata in vita. Rimbaud vi racconta la sua storia di uomo e di poeta. Riconosce il suo fallimento e abbandona la poesia. 274 Una breve stagione poetica La breve stagione poetica di Rimbaud coincide con quella della sua rivolta giovanile e con il totale disprezzo di ogni convenzione sociale e morale, nonché della stessa letteratura. Le sue prime poesie (1869-1871) sono l esplosione di un temperamento lirico molto particolare, inquieto e anticonformista, che si è liberato da ogni influsso della tradizione precedente. La ribellione contro l ordine familiare, politico e religioso è espressa con estrema durezza già in testi come il poemetto Il battello ebbro e il sonetto Vocali (entrambi del 1871), che pure ancora risentono dell influenza parnassiana. La poesia come «veggenza Tuttavia poco dopo Rimbaud prende le distanze da queste sue prime opere, nega la validità di tutta la poesia antica e moderna e formula, in una lettera del 1871, la teoria della «veggenza : il poeta deve tendere a percepire l assoluto e a creare una nuova lingua per «cambiare la vita . Rimbaud tenta l applicazione di tale poetica negli Ultimi versi (composti nel 1872 e noti anche come Versi nuovi e canzoni), ma soprattutto nell opera che va sotto il nome di Illuminazioni (elaborata tra il 1872 e il 1874), costituita da poemetti in prosa e in versi liberi: in essi il senso logico della lingua viene sconvolto, nel tentativo di esprimere l ineffabile attraverso folgoranti intuizioni e immagini capaci di cogliere l essenza più profonda e arcana della realtà. La rinuncia alla poesia significativo che Rimbaud rifiuti di pubblicare le sue poesie e le sue prose, e che l unica opera che dà alle stampe in vita sia Una stagione all inferno (uscita a Bruxelles nel 1873 in soli 400 esemplari). Il testo contiene la drammatica denuncia del fallimento dell autore: è la storia della sua esperienza umana e poetica, nella quale vengono confessati il senso di un irreversibile sconfitta e l approdo alla definitiva rinuncia alla scrittura.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi