Paul Verlaine

Il secondo Ottocento in sintesi Paul Verlaine La vita Paul Verlaine nasce a Metz nel 1844. La vocazione poetica si manifesta in lui assai presto: a quattordici anni indirizza un epistola in versi allo scrittore Victor Hugo e scopre i versi di Baudelaire. Dopo gli studi al liceo Bonaparte di Parigi, alla fine degli anni Sessanta trova impiego presso il municipio della città, cominciando contemporaneamente a frequentare gli ambienti letterari. Pubblica così i primi versi, alcuni indirizzati alla fidanzata, Mathilde Mauté, che sposa nel 1870 e da cui avrà un figlio. in questo periodo che si avvicina ai pericolosi piaceri della Musa verde , l assenzio, e inizia ad abusare dell alcol. Comincia subito dopo per il poeta un periodo tormentato, dovuto in gran parte alla relazione passionale con Arthur Rimbaud, di dieci anni più giovane, con il quale fugge da Parigi e dalla Francia, in completa rottura con la moglie. Presto però tra i due poeti scoppiano dei dissapori, e durante una lite Verlaine, ubriaco, spara due colpi di rivoltella contro l amico, ferendolo. Il poeta è condannato nel 1873 a due anni di carcere, durante i quali si riavvicina alla religione. Dopo un lungo periodo di vagabondaggi e povertà, Verlaine si stabilisce definitivamente a Parigi, godendo solo negli ultimi anni di un generale riconoscimento letterario. Qui muore nel 1896. Le opere La produzione poetica di Verlaine oscilla tra sentimento mistico e religioso e contenuti apertamente erotici. Questa incertezza rispecchia un tormento interiore legato alle sue vicende biografiche. Oltre alle poesie Verlaine scrive alcune prose autobiografiche e la raccolta di saggi, articoli e componimenti dei poeti più scandalosi del suo tempo, intitolandola I poeti maledetti. Malinconia e sentimentalismo caratterizzano la poesia di Verlaine. Egli vuole affascinare e suggestionare il lettore, per questo dà importanza alla musicalità dei suoi versi, ottenuta anche grazie al ritmico gioco di assonanze e allitterazioni. 270 Spiritualità ed erotismo La prima raccolta di Verlaine, Poemi saturnini (1866), è caratterizzata da un misticismo estetizzante che riprende il modello di Baudelaire. Seguono le Feste galanti (1869), versi che spaziano tra il tono frivolo e quello decadente, e la Buona canzone (1870), dedicata alla figura della moglie. La crisi religiosa gli ispira le Romanze senza parole (1874) e la raccolta Saggezza (1881). Nel 1884 l autore pubblica un volume di saggi, articoli e poesie dal titolo I poeti maledetti, in cui presenta alcuni dei più significativi versi di Mallarmé, Corbière, Rimbaud, nonché i propri sotto lo pseudonimo anagrammato Pauvre Lelian. Tra le altre opere poetiche, alcune vertono sul connubio tra ispirazione sentimentale e ricerca spirituale: Allora e ora (1884), Amore (1888), Felicità (1891), Liturgie intime (1892), Elegie (1893); altre, invece, presentano una materia crudamente erotica: Parallelamente (1889), Canzoni per lei (1891), Carne (1896). Tale oscillazione emotiva, segno di una scissione irrisolta sul piano esistenziale, che lo porta ora ad abbandonarsi a languide malinconie ora a ostentare un ossessione per lo scandalo, è ben testimoniata da alcune prose autobiografiche quali Memorie di un vedovo (1886), I miei ospedali (1891) e Confessioni (1895). Contenuti sfumati e vaga musicalità Gli esordi di Verlaine avvengono nell ambito della moda parnassiana. Tuttavia, sin dall inizio si insinua nella sua produzione una vena malinconica e sentimentale che fa presagire i futuri sviluppi in una direzione nuova. A ciò contribuiscono le sue esperienze di vita, a partire dalla relazione con Rimbaud. La sua poesia si svolge, per quanto concerne i contenuti, all insegna di un turbato intimismo legato alle vicende biografiche e, per quanto riguarda le tonalità, alla ricerca di suggestioni delicate, in cui è centrale la componente musicale. Viene rifiutata l eloquenza della poesia tradizionale, mentre sul piano tecnico alla rima si sostituisce il gioco delle assonanze e delle allitterazioni.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi