Il tesoro della letteratura - volume 3

Il Decadentismo in sintesi I Simbolisti ricorrono a immagini, parole e figure simboliche. Con esse vogliono rappresentare un idea, una sensazione, uno stato d animo. Spesso la simbologia non è percepibile nell immediato: i significati dei simboli sono volutamente ambigui e lasciano spazio a diverse interpretazioni. La poesia simbolista non è descrittiva: essa si ripropone di creare suggestioni nel lettore. A tale scopo, le immagini sono associate liberamente, senza rigidi criteri o nessi logici. I testi risultano pertanto enigmatici, anche a causa di un lessico vago e allusivo. I suoni hanno maggiore importanza rispetto al contenuto. La ricerca di effetti musicali porta a prediligere il verso libero rispetto ai metri tradizionali e l assonanza rispetto alla rima. Il valore del simbolo Per simbolo si intende un immagine, una parola, una figura o un oggetto che evoca o rappresenta qualcos altro: un concetto, una virtù, una qualità morale, uno stato d animo, una condizione psicologica o emotiva, un valore religioso o politico, un idea filosofica. Ciò a cui il simbolo allude può essere definito o indefinito, e quindi di non immediata identificazione. In effetti, gli artisti e i poeti simbolisti non si servono quasi mai di simboli immediatamente comprensibili: anche quando nominano un oggetto concreto (per esempio un albero o un uccello), richiamano sempre l esistenza di qualcosa che sta al di là di esso e che il lettore è chiamato a riconoscere. Spesso il rapporto tra l oggetto (cioè il simbolo) e la realtà che esso evoca non è univoco, e l autore stesso mette in conto che diversi lettori daranno diverse interpretazioni di un medesimo testo. Il Simbolismo rifiuta l idea che la realtà autentica sia quella dell esperienza e della ragione e aspira a rivelare l ignoto e l inconscio interpretando i segreti nascosti sotto la superficie delle cose. Non a caso Charles Baudelaire il padre di tutta la poesia moderna parla della natura come di una «foresta di simboli , animata da corrispondenze fra ambiti diversi e in particolare fra colori, suoni e profumi. La poetica del Simbolismo La nuova poetica simbolista è fondata su una creatività libera e spontanea, che procede mediante l accostamento di sostantivi, aggettivi e verbi, con l obiettivo di evocare più che di descrivere. A tal fine vengono messe in atto alcune precise strategie. Viene rifiutata l idea della poesia come discorso . Chi fa poesia non deve affermare idee e concetti, quanto piuttosto suggestionare il lettore, suggerire emozioni e sensazioni. Come già accennato, la parola poetica non deve comunicare, ma evocare: da qui il proliferare di libere associazioni di immagini, attraverso il ricorso all analogia e alla sinestesia. In un suo celebre testo, Vocali ( T3, p. 275), Rimbaud associa suoni e colori, identificando per ogni vocale una particolare tonalità cromatica in modo assolutamente soggettivo. I procedimenti analogici sostituiscono così quasi del tutto quelli logici. Sul piano dello stile i poeti simbolisti scelgono un linguaggio allusivo e una sintassi disarticolata, che trasmettono una certa componente di incertezza e oscurità. «Si trovano così verbi usati all infinito (laddove ci si aspetterebbero forme coniugate), inversioni grammaticalmente ingiustificate, soppressione della differenza tra singolare e plurale, distorsione della normale successione delle parole (Friedrich). Per sciogliere il mistero che si nasconde nella natura e nella realtà, la cui ricchezza di simboli solo il poeta è in grado di cogliere e svelare, assume importanza la musicalità, cioè il particolare suono che determinate frasi producono quando vengono lette: la musica delle parole diviene lo strumento tecnico a cui si ricorre per realizzare quell «invito al sogno (secondo l espressione di Verlaine) che è l obiettivo della poesia simbolista. Il suono prevale sul significato, le valenze musicali su quelle semantiche. Affinché la musica del verso fluisca in maniera libera, spesso vengono reinterpretati autonomamente, quando non apertamente respinti, i metri tradizionali, attraverso la graduale introduzione del verso libero, che nel Novecento diventerà dominante. Alla rima, giudicata troppo costrittiva, viene preferita l assonanza. Oscar Wilde, 1882 ca. Londra, Mary Evans Picture Library. 263

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi