Il tesoro della letteratura - volume 3

La poesia italiana dal secondo Novecento agli anni Duemila 5 10 però non separarti da me, non arrivare, ti prego, a quel celestiale appuntamento da sola, senza il caldo di me o almeno il mio ricordo, sii luce, non disabitata trasparenza La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza? 7 celestiale appuntamento: il più alto mo- mento di conoscenza della realtà, in cui viene meno quel divorzio tra parola e cose tipico della cultura postmoderna. 10 disabitata trasparenza: vuota evane- scenza, senza sostanza di realtà. Dentro il TESTO La parola e il suo significato Parola e realtà L antitesi dilemmatica I contenuti tematici Luzi chiede molto alla poesia: la parola poetica non può essere soltanto occasione di giochi linguistici o combinatori, ma deve esprimere tutti i significati possibili di un fondo di verità che per il poeta esiste e va esplorato. Per questo essa deve crescere in profondità (v. 1), vale a dire in intensità; sviluppare in atto lo spessore semantico (significazione, v. 2) che contiene in potenza; manifestare fino in fondo tutta la sua forza conoscitiva. Il discorso di Luzi è una riflessione fortemente radicata nella sua esperienza di uomo e di artista. Ai vv. 5-6 la parola viene invitata a non separarsi da lui, dalla sua storia, dalla sua concretezza di individuo; si tratta di un invito accorato, appassionato, come se l autore si rivolgesse a una persona amata o a Dio stesso, in una sorta di preghiera: nella tradizione cristiana, una delle tre persone della Trinità è, appunto, Parola. Nell età del pensiero postmoderno e del relativismo, Luzi compie due passi fondamentali: in primo luogo proclama l esistenza di una verità; in secondo luogo, ritiene che la poesia possa contribuire a recuperare quella ricerca di verità cui l individuo ha rinunciato. Le scelte stilistiche L ultimo verso si chiude con una figura retorica presente in molti componimenti della raccolta Per il battesimo dei nostri frammenti, l antitesi dilemmatica interrogativa: La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza? (v. 11). Posta quasi sempre in chiusura del testo, essa afferma e insieme nega lo stesso concetto. Qui il poeta si interroga su quale sia la vera vocazione della poesia: esprimere la realtà e i suoi significati (la cosa e la sua anima) oppure dare voce alla sofferenza dell autore e a quella del mondo (La mia e la sua sofferenza)? Al dilemma, però, non fa seguito una risposta: la ricerca rimane aperta, accompagnata dall incertezza e dall angoscia che nasce dall assenza di facili sicurezze. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Fai la parafrasi del testo. 2 Qual è lo scopo della poesia, secondo Luzi? ANALIZZARE 3 Quali sono le peculiarità del componimento sul piano sintattico? Che relazione c è tra il periodare e la metrica? 4 Come definiresti il lessico e il tono della lirica? INTERPRETARE 5 Ti sembra di poter cogliere nel componimento un afflato spirituale e religioso? Argomenta la tua risposta con opportuni riferimenti al testo. 6 Quale potrebbe essere la risposta più plausibile all interrogativa disgiuntiva dell ultimo verso? Rispondi sulla base di questo testo e di quanto conosci complessivamente della figura e dell opera di Luzi. 1257

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi