Ai margini del Verismo

Il Naturalismo e il Verismo in sintesi La tecnica espressiva più impiegata dagli scrittori veristi è quella di attribuire alla voce narrante il punto di vista dei personaggi, facendone una voce corale. Questo intento è realizzato attraverso l uso di un italiano semplice e accessibile e l inserimento di proverbi, modi di dire, metafore popolari. L assenza di un programma comune, stabilito e condiviso fa sì che il Verismo si esaurisca alle soglie degli anni Ottanta dell Ottocento, lasciando spazio al Decadentismo e al dannunzianesimo. Oltre ai grandi esponenti, accomunati dall adesione al pensiero positivista, Capuana, Verga e De Roberto, autori minori possono essere considerati vicini al Verismo per la tendenza alla denuncia sociale (Arrighi, Fontana, Valera), per l ambientazione regionale (Pratesi, Fucini, Matilde Serao e il primo d Annunzio). Anche Grazia Deledda, premio Nobel nel 1926, può esservi accostata per il mondo popolare rappresentato nei suoi romanzi. Le scelte formali veriste Per mettere in pratica tale proposito, i Veristi elaborano speci fiche tecniche espressive: da un lato attribuiscono alla voce narrante il punto di vista corale dei personaggi, dall altro evitano il ricorso al dialetto, in modo da rivolgersi a tutto il pubblico nazionale. La soluzione è, per così dire, un compromesso: un italiano accessibile a tutti, che non rinunci però al colore locale grazie a pochi inserti regionali e a un più ampio utilizzo del parlato popolare (proverbi, modi di dire, metafore), strumenti utili a far emergere, senza intrusioni dell autore, la mentalità collettiva dei personaggi e del loro ambiente. Ai margini del Verismo La freddezza del pubblico La produzione verista ha vita breve e riceve scarso consenso da parte del pubblico, salvo essere rivalutata nel corso del Novecento, in un contesto culturale del tutto mutato. Concentrata tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta, essa viene infatti presto messa in crisi dal clima montante del Decadentismo e del dannunzianesimo. Autori affini al Verismo L assenza di un programma definito e quindi di una vera e propria scuola consente però di comprendere nella corrente verista esperienze anche molto diverse tra loro, accomunate soltanto da una più o meno sentita aderenza al vero . Tale adesione infatti dà vita a esiti molto diversi tra loro. Al posto della matrice positivistica che è alla base dell opera di Capuana, Verga e De Roberto, possiamo per esempio trovare il gusto provocatorio della denuncia sociale in una serie di autori, collocabili tra Verismo e Scapigliatura, quali Cletto Arrighi (1830-1906), Ferdinando Fontana (1850-1919) e Paolo Valera (1850-1926, p. 36). Vicini al Verismo sono anche gli scritti nei quali prevale una tendenza regionale al bozzetto paesano e campagnolo, come quelli dei toscani Mario Pratesi (1842-1921) e Renato Fucini (1843-1921). A Napoli opera invece la giornalista e scrittrice Matilde Se rao (1856-1927, p. 137), che, in narrazioni a metà strada tra l inchiesta e il romanzo, descrive con vivacità le grandezze e le miserie del popolo partenopeo. A un certo verismo, però venato di morbose sensualità, si possono ascrivere anche gli esordi narrativi di Gabriele d Annunzio (1863-1938), autore di novelle ambientate nel nativo Abruzzo (Terra vergine, 1882). Una posizione particolare assume infine l opera della scrittrice sarda Grazia Deledda (1871-1936), premio Nobel nel 1926: non c è dubbio che il mondo raffigurato nei suoi romanzi sia è assimilabile all ambiente popolare delle prose di Verga e Capuana, ma le inquietudini che agitano i suoi tormentati personaggi collocano l opera della Deledda nella più complessa cornice della produzione letteraria europea del primo Novecento. Naturalismo e Verismo a confronto Naturalismo Origine Rapporto con la tradizione Verismo filosofia positivistica rifiuto della letteratura romantica, basata sul sentimento Tecnica narrativa impersonalità Poetica studio scientifico della società ricerca del vero Ambiente classe operaia, sobborghi urbani mondo rurale del Sud Italia Ideologia progressista conservatrice Atteggiamento fiducia nel cambiamento sociale pessimismo fatalista Riscontro del pubblico scandalo e successo indifferenza 113

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi