Il tesoro della letteratura - volume 3

Jona che visse nella balena (1993) di Roberto Faenza è la storia di un bambino ebreo olandese chiuso in un lager con la famiglia; perderà i genitori, ma riuscirà a sopravvivere. Inno alla fiducia nella vita («Guardare sempre il cielo e non odiare mai nessuno ), il film emoziona per la delicatezza che dà spessore alla tragedia; lo stile è asciutto e limpido, privo di enfasi. Le biografie Molte biografie possono vantare il riconoscimento dei premi Oscar: tre se ne aggiudica Il diario di Anna Frank (1959) di George Stevens, adattamento del celeberrimo Diario della ragazza ebrea rifugiatasi nel 1942 in un alloggio segreto per sfuggire ai nazisti che occupavano Amsterdam. Con Schindler s List (1993) Steven Spielberg narra la storia dell ambiguo industriale tedesco Oskar Schindler, che sfrutta le leggi razziali per avere manodopera a basso costo nella sua fabbrica di stoviglie, ma poi dilapida la fortuna accumulata per salvare 1100 ebrei dai forni crematori. Con una ricostruzione lucida e realistica (nel bianco e nero dei documentari), Spielberg mescola commovente lirismo, spettacolarizzazione della Storia e secca descrizione degli eventi, con il merito di ritrarre un protagonista in tutte le sue contraddizioni. Schindler s List (che in inglese significa la lista di Schindler e in yiddish il trucco di Schindler ) ha ricevuto sette Oscar. Nel 2002 Roman Polanski gira Il pianista (premiato con la Palma d oro al festival di Cannes e con tre Oscar). Il pianista ebreo Wladyslaw Szpilman si nasconde nel cuore di Varsavia per sfuggire ai nazisti; un ufficiale tedesco ne riconosce il talento e lo aiuta a sopravvivere. Polanski s ispira all autobiografia di Szpilman ma anche alla propria esperienza di bambino ebreo a Cracovia sotto il nazismo, e firma un opera intensa ed emozionante: lo stile è sobrio e straordinariamente distaccato, senza toni consolatori o conciliatori. Dolenti melodie (come i brani di Chopin) fanno da filo conduttore fra le scene di un film il cui protagonista si salva dalla Shoah aggrappandosi anche all amore per la musica, ritratta come autentico ideale di sopravvivenza. Vincitori e vinti Alcune opere sono dedicate ai processi seguiti alla Shoah. Per esempio, attraverso il recupero di materiali d archivio, il documentario Uno specialista. Ritratto di un criminale moderno (1999) di Eyal Sivan racconta il processo ad Adolf Eichmann. Lo stesso evento è rievocato in Hannah Arendt (2012) di Margarethe von Trotta: la Arendt segue il dibattimento, e da tale esperienza ricava il controverso La banalità del male. La regista inserisce anche vere immagini del processo, e realizza un dramma didattico ma nitido (mettendo in luce la condiscendenza dei capi ebraici europei di fronte ai nazisti) su una grande donna che ha rivendicato l importanza della libertà di pensiero. A torto o a ragione (2001) di Istv n Szab narra l inchiesta sul grande direttore d orchestra Wilhelm Furtw ngler. Berlino, 1946: Furtw ngler è accusato di antisemitismo e di aver messo il suo talento al servizio dei Reich (in particolare, ha diretto un concerto per il compleanno di Hitler); il maggiore americano Arnold indaga, sebbene gli orchestrali difendano il maestro e alcuni ebrei siano stati salvati dal suo personale intervento. A torto o a ragione è un film solido che s interroga sul senso ultimo dell arte: può essere al di sopra della politica, dell etica, degli orrori della Storia? Szab non si schiera e non dà facili risposte, ma inscena un drammatico scontro fra opposti punti di vista sulla guerra e sul rapporto fra cultura e politica. un duello tra due personalità antitetiche (il musicista irrazionale contro un uomo concreto che vuole rendere giustizia alle vittime della Shoah) e tra due culture che non comunicano (Beethoven contro il boogie-woogie), proposto in chiave problematica e morale: «Furtw ngler era il pifferaio, ma suonava la loro musica è il giudizio di Arnold. Adrien Brody, protagonista de Il pianista (2002) di Roman Polanski. A sinistra: Liam Neeson, protagonista di Schindler s list (1993) di Steven Spelberg. A destra: una scena da Train de vie (1998) di Radu Mih ileanu. 1097

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi