4 - La rivoluzione degli ultimi decenni: comunicazione e

L epoca e le idee nante i movimenti contestatari degli anni Sessanta. Tra i suoi studi, vanno ricordati soprattutto Minima moralia (1951) e Dialettica negativa (1966). Muore in Svizzera, a Visp, nel 1969. Il potere economico e politico riesce a neutralizzare il pensiero critico, offrendo al cittadino obbediente e anestetizzato i prodotti finalizzati al divertimento. Lo spettacolo e l intrattenimento non sono passatempi innocenti, ma strumenti di consumo studiati dal sistema per atrofizzare la coscienza e cancellare ogni resistenza dinanzi alla realtà esistente. L industria culturale isterilisce il pensiero, che si sottomette ai parametri ideologici inculcati dalla società capitalistica. Come un vero e proprio oggetto di culto, la cultura si è trasformata in merce pubblicizzata: l arte non vale più in sé stessa, ma come oggetto di scambio e di consumo indotto artificialmente. Il cinema, la musica, i mass media in generale: secondo la riflessione dei due autori, sono questi gli strumenti adottati dalla società capitalistica per annullare la personalità dei singoli e la funzione critica delle masse. La cosiddetta industria culturale (cioè connessa alla produzione di cultura, dall informazione alla televisione, all editoria, al cinema e oltre) manipola l individuo, rendendolo succube dei meccanismi produttivi anche quando pensa di sottrarvisi, come nel tempo libero. L industria culturale è l industria del divertimento. [ ] L affinità originaria di affari e amusement1 appare nel significato stesso di quest ultimo: l apologia della società. Divertirsi significa essere d accordo. L amusement è possibile solo in quanto si isola e si ottunde2 dalla totalità del processo sociale, e rinuncia assurdamente fin dall inizio alla pretesa ineluttabile di ogni opera, anche della più insignificante: quella di riflettere, nella sua limitazione, il tutto. Divertirsi significa ogni volta: non doverci pensare, dimenticare il dolore anche là dove viene mostrato. Alla sua base è l impotenza. , effettivamente, fuga, ma non, come pretende, fuga dalla cattiva realtà, ma dall ultimo pensiero di resistenza che la realtà può avere ancora lasciato. La liberazione promessa dall amusement è quella del pensiero come negazione. [ ] La cultura è una merce paradossale. talmente soggetta alla legge dello scambio che non è più neppure scambiata; si risolve così ciecamente nell uso che non è più possibile utilizzarla. Perciò si fonde con la réclame,3 che diventa sempre più onnipotente quanto più sembra assurda dove la concorrenza è solo apparente. [ ] Tecnicamente ed economicamente réclame e industria culturale si fondono insieme. Nell una e nell altra, la stessa cosa appare in luoghi innumerevoli, e la ripetizione meccanica dello stesso prodotto culturale è già quella dello stesso slogan propagandistico. Nell una e nell altra, sotto l imperativo dell efficienza, la tecnica diventa psicotecnica, tecnica della manipolazione degli uomini. 1 amusement: divertimento (sia in ingle- se sia in francese). in sintesi 2 ottunde: si offusca, diviene meno lucido. 3 réclame: pubblicità. 4 La rivoluzione degli ultimi decenni: comunicazione e globalizzazione Nel nuovo millennio la Storia ha subito un accelerazione tale che anche il mondo degli ultimi decenni del Novecento sembra appartenere a un passato ormai remoto. Altrettanto diffusi e profondi si presume saranno i cambiamenti che investiranno la società umana nel prossimo futuro, al punto da poter essere difficilmente immaginati. Il dominio dell interpretazione sull oggettività Le nuove tecnologie rivoluzionano il sistema informativo, le relazioni sociali e il senso del tempo e dello spazio. Il mondo globale La società di massa si è trasformata, a partire dagli anni Ottanta, in un «villaggio globale , secondo la fortunata definizione dello studioso canadese Marshall McLuhan (1911-1980). Lo sviluppo degli scambi e delle comunicazioni telematiche, che abbattono ogni barriera nazionale, ha rivoluzionato il mondo del lavoro, i 1017

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi