Il poeta non è più un soldato al fronte – come durante la Grande guerra –, ma qui è un “civile” fra tanti, che osserva (o ricorda) con sgomento la tragedia del secondo conflitto mondiale. Il suo invito accorato ai vivi è quello di rispettare i morti: urlare significherebbe coprire le loro voci e i loro ammonimenti, impercettibili ma preziosi.
Metro Due quartine, la prima composta da novenari, la seconda da un endecasillabo, due settenari e un novenario.