2 - Il classicismo malinconico
La “sanità” e l’equilibrio morale Un giudizio molto positivo su Carducci, che ne ha determinato la fortuna per una buona parte del Novecento, è stato quello di Benedetto Croce. Oltre alla passione etica e civile, Croce esaltava nel temperamento poetico di Carducci l’«integra umanità» e il rifiuto dei sentimenti cantati dai poeti decadenti. Nel poeta maremmano era possibile, secondo il critico, individuare gli antidoti alla «vaga fantasticheria» e alla morbosa ansia di trascendenza o di misticismo della poesia romantica: la sua tempra psicologica, robusta e immune da sterili abbandoni lacrimosi, doveva essere offerta alle giovani generazioni come un esempio carico di messaggi nobili e positivi.
I contrasti di una sensibilità inquieta Proprio questa ambivalenza rappresenta, specie negli anni della maturità, una componente assai importante e moderna della produzione di Carducci, che non rinuncia a far convivere la sua ispirazione civile con una precoce percezione della crisi epocale della Storia e della stessa poesia.
Da tale sensibilità nascono le tipiche contrapposizioni presenti in molti suoi versi: tra la vita e la morte, tra la luce e il buio, tra il passato e il presente.
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi