T3 - Come va il cielo e come si va al cielo (Lettera a

Il Seicento in sintesi d esposizioni diverse dall apparente significato delle parole , la natura è una «osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio (Lettera a Benedetto Castelli, 21 dicembre 1613), e quindi è più direttamente comprensibile, in quanto per capirla pienamente, se si conoscono le leggi che la governano, non c è bisogno di alcuna ulteriore interpretazione. Un passo biblico controverso D altra parte, per potersi rivolgere a tutti gli uomini la Bibbia si serve di immagini, semplificazioni e metafore che, se non adeguatamente decodificate, possono ingannare i più ingenui e sprovveduti, alimentando in essi false credenze. Proprio una lettura superficiale e distorta della Bibbia costituisce, secondo Galileo, il motivo principale del rifiuto della dottrina copernicana. Si tratta di un brevissimo passo del Libro di Giosuè (10, 12-13), in cui è scritto che Dio fermò il Sole per allungare il giorno e dare agli israeliti il tempo sufficiente a sterminare il popolo degli amorrei. Secondo i teologi, questi versetti biblici forniscono la dimostrazione che il Sole gira intorno alla Terra; infatti, se il Sole non fosse stato in movimento, Dio non avrebbe potuto fermarlo. Se la natura, grazie alla conoscenza delle leggi che la governano, è direttamente comprensibile, i testi sacri hanno bisogno di essere decodificati perché se ne ricavi il senso, volutamente diverso da quello letterale. Scienza e fede semplicemente si esprimono in modo diverso, per cui i risultati della scienza non sono in conflitto con i dettami della Chiesa. L interpretazione di Galileo Galileo contesta questa interpretazione e cerca di volgere a proprio favore l argomento utilizzato contro di lui. Secondo lo scienziato, l autore del testo biblico nel descrivere il miracolo dell allungamento del giorno ha voluto esprimersi usando termini comprensibili a tutti, anche se non conformi alla realtà dei moti celesti. Del resto, anche qualora si volesse ritenere che quel passo sia la dimostrazione del moto del Sole, esso sarebbe comunque in contrasto con la cosmografia tolemaica, accettata dalla Chiesa, perché nel sistema di Tolomeo la lunghezza del giorno non dipende dal movimento del Sole, ma da quello del primo mobile (uno dei cieli della cosmografia tradizionale). L autonomia della scienza Quindi, se per adeguare il testo delle Scritture alla cosmografia tradizionale è necessario interpretarle in un senso diverso da quello letterale, allora è dimostrato che la Bibbia non va seguita alla lettera, ma, appunto, interpretata, specialmente quando essa tratta questioni legate alla descrizione del mondo naturale. In tal modo, si potrà capire che la Bibbia non contraddice i risultati della scienza e che quest ultima può quindi svilupparsi in piena autonomia senza per questo mettersi in conflitto con la Chiesa. T3 Come va il cielo e come si va al cielo Lettera a Madama Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana In questa celebre epistola, scritta tra il febbraio e l estate del 1615, Galileo espone con precisione il proprio pensiero in merito al rapporto tra fede e scienza. Interpretare le Scritture 5 Il motivo, dunque, che loro1 producono per condennar l opinione della mobilità della Terra e stabilità del Sole, è, che leggendosi nelle Sacre lettere, in molti luoghi, che il Sole si muove e che la Terra sta ferma, né potendo la Scrittura mai mentire o errare, ne séguita per necessaria conseguenza2 che erronea e dannanda sia3 la sentenza di chi volesse asserire, il Sole esser per se stesso immobile, e mobile la Terra. Sopra questa ragione parmi4 primieramente da considerare, essere e santissimamente detto e prudentissimamente stabilito, non poter mai la Sacra Scrittura 1 loro: ovvero i detrattori del copernica- nesimo. 2 ne séguita per necessaria conseguen- 96 za: ne consegue necessariamente. 3 erronea e dannanda sia: sia errata e da condannare. 4 parmi: mi pare.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento