La struttura e i temi

Giacomo Leopardi Canti in sintesi Prima dell edizione definitiva, uscita postuma nel 1845 a cura di Antonio Ranieri e comprendente 41 componimenti, la raccolta dei Canti aveva già avuto due edizioni incomplete nel 1831 e nel 1835. I componimenti sono ordinati sostanzialmente su base cronologica, ma anche, in parte, su base tematica e formale. Le edizioni Leopardi intitola Canti le sue poesie raccolte per la prima volta in un edizione del 1831, uscita a Firenze presso l editore Piatti, che conta 23 testi. Il titolo viene conservato anche in una successiva edizione del 1835, stampata questa volta a Napoli, che giunge a 39 testi (si aggiungono infatti altri 16 componimenti, tra i quali quelli del cosiddetto ciclo di Aspasia ). Dopo la morte dell autore, nel 1845 esce a Firenze, presso Le Monnier, un edizione, curata da Antonio Ranieri nel primo volume delle Opere complessive, che annovera per la prima volta Il tramonto della luna e La ginestra: il libro si attesta così definitivamente su 41 componimenti. Non una raccolta, ma un libro Nonostante l ispirazione dei diversi testi sia talvolta discontinua, perfino contraddittoria, e non permetta di disignare un coerente sviluppo narrativo, tuttavia il volume risponde a un preciso progetto dell autore e a un ben meditato itinerario sentimentale, esistenziale e filosofico. Dobbiamo infatti considerare i Canti non una semplice raccolta, bensì un libro costruito secondo un ordine significativo e tutt altro che casuale; un libro, cioè, nel quale i diversi componimenti, pur essendo poeticamente autosufficienti, stanno in una relazione reciproca, essendo ordinati sulla base di partizioni interne cronologiche, tematiche e di genere. Senza trascurare il piano cronologico, cercheremo però di evidenziare lo svolgimento del percorso leopardiano riunendo le diverse poesie in gruppi omogenei e seguendo l ordinamento in cui ciascuna di esse appare nel volume, prescindendo dalla data di stesura. La struttura e i temi Le canzoni giovanili (1818-1822) La raccolta si apre con i primi componimenti giovanili, databili agli anni 1818-1822, ossia con le canzoni patriottiche di deplorazione dei costumi presenti e confronto con un passato più glorioso ed eroico: All Italia, Sopra il monumento di Dante, Ad Angelo Mai. Le canzoni civili Il primo gruppo di testi del libro comprende le canzoni All Italia, Sopra il monumento di Dante (entrambe del 1818) e Ad Angelo Mai (1820) e corrisponde al periodo del cosiddetto pessimismo storico . Si tratta delle canzoni civili , componimenti legati tra loro dalla comune tematica patriottica. Attraverso un vibrante richiamo al mito dell antichità, il poeta si propone di scuotere gli italiani dal torpore mostrando indignazione per la decadenza morale e civile dell Italia, colpevole di aver tradito il proprio passato eroico. questo il suo personale contributo alle istanze risorgimentali, anche se l approccio al problema dell unificazione del paese resta su un piano soprattutto retorico, non essendo il frutto, cioè, di un approfondita analisi politica. Nella canzone All Italia la nazione divisa e ostaggio dello straniero viene raffigurata come una «formosissima [bellissima] donna , prostrata dalle ferite e dalle catene, avvilita dall abbattimento morale dei suoi abitanti, che hanno sostituito la viltà alla virtù, la paura al coraggio. Più interessante è la canzone Ad Angelo Mai, dedicata al cardinale e filologo (prefetto della Biblioteca Vaticana) il quale nel 1819 aveva scoperto alcuni libri di un opera di Cicerone (il De re publica) che prima si credeva perduta: accanto all argomento politico, qui più sfumato, si colgono già le espressioni poetiche dell universo psicologico e ideologico di Leopardi. Pelagio Pelagi, Ritratto di Angelo Mai, 1815 ca. Milano, Pinacoteca Ambrosiana. 935

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento