Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento Le tecniche diverse in un dialogo filosofico Le scelte stilistiche Questa operetta si configura come un dialogo vero e proprio, dove due personaggi si scambiano domande e risposte e confrontano opinioni diverse. L atteggiamento e il modo di esprimersi dei due interlocutori sono però differenti: l Islandese pone domande insistenti e incalzanti, ricevendo risposte secche e distaccate da parte della Natura. Il primo articola estesamente le proprie argomentazioni con un gran numero di esempi e situazioni vissute, richiamando anche l opinione dei filosofi: in alcuni passi è possibile ritrovare influenze di scritti di Voltaire, come nella domanda finale, che riprende una voce del Dizionario filosofico. La sua è un eloquenza appassionata, che nell elencare i patimenti subiti, ricorre ora al tono recriminatorio del lamento, ora a quello aggressivo e indignato dell invettiva. Così si spiega il suo eloquio fatto di frasi ampie e complesse, con l uso di un lessico spesso ricercato, lontano dall uso comune e caratterizzato da parole rare (sconsentirlo, r. 166), arcaicizzanti (Ponghiamo, r. 147), latinismi (vietare che non, r. 168) e termini utilizzati con significati oggi obsoleti (perdonato, r. 92, per risparmiato , alberghi, r. 54, per abitazioni ecc.). Ben diverso lo stile argomentativo della Natura, a cui non servono espressioni ricercate e gli strumenti di una retorica raffinata per affermare con lapidaria freddezza le sue verità. Per fare cadere miseramente le illusioni dell umanità basta una domanda arida, quasi cinica: Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? (rr. 136-137). Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Individua i diversi tipi di dolore che, secondo l Islandese, prova l essere vivente; ritrova gli esempi distinguendoli secondo: INTERPRETARE 7 L Islandese accenna a una partizione in età della vita umana: quali osservazioni puoi fare? 8 possibile affermare, che, al momento del loro incontro, la Natura appare come sublime all Islandese? Perché? 9 Perché, a tuo giudizio, il dialogo risulta particolarmente efficace per esprimere il pensiero leopardiano? a dolori veri e propri; b disagi sopportabili; c mali dell età; d conseguenze di eventi metereologici straordinari; e conflitti tra uomini; f conflitti tra esseri viventi. 2 Quali sono le domande esistenziali che, al termine dell operetta, l Islandese rivolge alla Natura? ANALIZZARE 3 Dividi il dialogo in macrosequenze, distinguendo quelle narrative, dialogiche e monologiche: quale struttura assume, nel suo complesso, il testo? 4 In quali punti del testo l autore fa ricorso alla strategia dell accumulazione? Per sottolineare che cosa? 5 Quali differenze si possono individuare tra le battute dell Islandese e quelle della Natura dal punto di vista lessicale e retorico? 6 In quali punti dell operetta individui concetti presenti nei testi leopardiani che hai già affrontato? 920 PRODURRE 10 SCRIVERE PER ESPORRE Spiega e commenta la seguente battuta dell Islandese: Ma poiché quel che è distrutto, patisce; e quel che distrugge, non gode, e a poco andare è distrutto medesimamente; dimmi quello che nessun filosofo mi sa dire: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono? (rr. 176-180). 11 SCRIVERE PER ARGOMENTARE Ti sembra che la concezione della Natura presente nell operetta sia ancora oggi attuale? Perché? Esponi le tue considerazioni in un testo argomentativo di circa 30 righe.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento