L’epistolario

Il Seicento in sintesi La scelta di scrivere in un limpido e facile volgare letterario risponde alla volontà di rendere accessibili a un pubblico vasto le sue osservazioni e convinzioni. La forma del dialogo, inoltre, permette a Galileo di eludere almeno in parte la censura, presentando e mettendo a confronto posizioni diverse. La forma dialogica La scelta della forma dialogica è importante, perché consente all autore di mantenere sempre viva l attenzione del lettore, mediante una sapiente caratterizzazione dei personaggi e l alternanza, nel testo, di parti serie e parti più leggere. Inoltre, difendendo le idee copernicane non direttamente, ma attraverso i punti di vista degli interlocutori, Galileo può eludere la censura, ponendosi formalmente come equidistante dai due sistemi cosmologici. Il dialogo gli permette poi di esporre le nuove acquisizioni scientifiche in modo aperto e critico, con la disposizione d animo di chi non possiede una verità definitiva, ma la cerca attraverso la riflessione e il confronto, nel solco di quella tradizione umanistica a cui Galileo si riallaccia. Lo stile La prosa di Galileo, celebrata già ai suoi tempi per la sua chiarezza, è del tutto nuova nel panorama scientifico del tempo, pervasa com è dallo stupore, dall umiltà dinanzi alla grandezza delle nuove scoperte, dall ammirazione per le infinite possibilità dell ingegno umano, dall ironia di fronte ai piccoli uomini, che chiudono gli occhi per non vedere e contro i quali la ragione non è sufficiente. La principale innovazione stilistica galileiana sta nell aver scritto in un volgare letterario , che spesso utilizza vocaboli della lingua parlata ed evita al contempo il tecnicismo specialistico per rivolgersi a un pubblico non specializzato e avvicinare il difficile territorio della scienza al mondo della tecnica e dei mestieri. { Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze Nell ultima sua opera Galileo, non potendo più trattare argomenti cosmologici dopo la condanna del Santo Uffizio, affronta il tema della dinamica e della resistenza dei materiali, arrivando a definire quelli che si riveleranno principi fondamentali della scienza moderna. L inizio della nuova scienza L ultima grande opera di Galileo viene pubblicata in Olanda nel 1638, cinque anni dopo la condanna del Santo Uffizio e quattro prima della morte dell autore. Si tratta ancora di un dialogo: sviluppato in 6 giornate, esso vede contrapposti gli stessi personaggi del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, vale a dire Salviati, Sagredo e Simplicio. Non potendo più trattare, per divieto ecclesiastico, argomenti cosmologici, lo scrittore si dedica alla definizione del concetto di moto e alla formalizzazione dei princìpi scientifici della dinamica e della resistenza dei materiali: proprio quei princìpi che scienziati come l inglese Isaac Newton, l italiano Evangelista Torricelli, i francesi Joseph-Louis Lagrange e Pierre-Simon de Laplace e molti altri considereranno in seguito il fondamento della scienza moderna. L epistolario T2-T3 Moltissime sono le lettere che Galileo ha inviato a famigliari, amici, personalità della cultura e della politica. In particolare famose sono le quattro cosiddette lettere copernicane , inviate a scienziati e uomini di Stato per sostenere le sue idee e dimostrarne la conciliabilità con la fede religiosa. Trattare privatamente argomenti pubblici La concezione della vita e dello studio tenacemente seguita da Galileo in tutta la sua esistenza lo porta a considerare il confronto, lo scambio e la condivisione come aspetti imprescindibili della sua attività scientifica e intellettuale. La riflessione non costituisce per lui un attività puramente speculativa da vivere in solitudine: essa può raggiungere risultati concreti, determinando conseguenze importanti, solo se presuppone la presenza di un altro , di un destinatario individuale o collettivo che sia da sollecitare e con cui, se necessario, entrare in conflitto. Al di là di ragioni squisitamente biografiche, è questo aspetto culturale a spiegare la ricchezza dell epistolario di Galileo, che raccoglie lettere indirizzate ad amici, ai familiari e a moltissime personalità della cultura, della politica e della religione. Le lettere copernicane Da questi testi in cui vengono trattati anche temi personali, ma soprattutto argomenti scientifici, filosofici e politici emergono, oltre alla personalità dell autore, la sua abilità retorica e la sua perizia nell arte di scrivere lettere. Di particolare rilevanza sono le cosiddette lettere copernicane , 4 epistole scritte tra il 1613 e il 1615, nelle quali Galileo cerca di convincere alcuni esponenti del mondo scientifico, politico e religioso della validità delle proprie teorie e della loro conciliabilità con le verità di fede. 86

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento